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 lunedì 11 agosto 2014

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Diritto di recesso e restituzione degli oggetti non funzionanti

di Olga Cancellieri


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Il diritto di recesso è un ripensamento che viene concesso al consumatore, il quale può, unilateralmente, decidere di sciogliere il vincolo contrattuale con il venditore, restituendo il bene acquistato (o revocando l’ordine effettuato) ed ottenendo di conseguenza la restituzione di quanto, eventualmente, pagato. Il diritto di recesso, però, può essere esercitato solo nei contratti di compravendita conclusi a distanza, cioè fuori dai locali commerciali, tra consumatori e professionisti.

La ragione di ciò è dovuta al fatto che per questo tipo di vendita, proprio perché si svolge al di fuori dei luoghi in cui essa avviene, comunemente, l’acquirente sia più disattento e meno prudente, quindi potrebbe comprare qualcosa che in realtà non vuole, oppure, cosa ancora più frequente, può accadere che si acquisti un bene o un servizio diverso da quello mostrato o che appariva, per esempio, in una televendita o su un sito internet, per questo il consumatore ha diritto a revocare l’acquisto entro 10 giorni da quando lo ha effettuato, senza dover dare alcun valido motivo o alcuna spiegazione al venditore.

Attenzione però, tale diritto è escluso per i casi di vendita nei locali commerciali (a meno che il venditore non disponga, diversamente), per le vendite a domicilio, strada, posta che riguardino immobili, assicurazioni e strumenti finanziari, somministrazione di prodotti alimentari o di uso domestico forniti con regolarità. Sono anche esclusi dal recesso, in riferimento alle vendite per telefono o via internet, i beni e servizi relativi all’alloggio, ai trasporti, alla ristorazione, al tempo libero, in generale, quando è prevista una data o un periodo determinato per la fornitura.

Un’altra ipotesi particolare di recesso è contemplata, inoltre, dal Codice del Consumo, il quale prevede: “La restituzione o la sostituzione del prodotto entro 8 giorni dall’acquisto con scontrino fiscale e imballo integro”. Naturalmente, non si tratta di una deroga alla garanzia legale del venditore, che dura due anni ed è inderogabile, ma di un’ulteriore possibilità concessa dal venditore al cliente per restituire o cambiare un prodotto che non soddisfa, anche in assenza di difetti. Una specie di recesso, insomma, anche se applicato ad un acquisto non a distanza.

Attenzione, però, perché la garanzia di due anni è appunto inderogabile, pertanto, qualunque altro avviso che troviate, ad esempio, nei negozi di elettrodomestici: “I prodotti difettosi saranno sostituiti entro 7 giorni dalla data d’acquisto con imballi originali”, oppure: “I prodotti difettosi saranno sostituiti solo se consegnati nell’imballo originale integro”, possono essere, tranquillamente, ignorati, poiché da considerarsi NULLI, sulla base di quanto sancito dal Codice del Consumo, per il quale i prodotti difettosi possono essere restituiti, comunque, entro i due anni dall’acquisto (compresi quelli della Apple).


 


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