mercoledì 7 settembre 2016
LUTTO
Morta Maria Costa, poetessa messinese: Forza della Natura
di Domenica Timpano
Maria Costa era
una donna del sud, una Poetessa amante della sua bella terra: la Sicilia, con
il suo mare di Messina che collega due sponde ricche di miti e leggende.
Ponendosi in riva allo Stretto, declamava le sue poesie riuscendo ad
abbracciare quell’elemento della natura: lei era una Donna che possedeva la sua
stessa forza. Maria era come un fiume in piena che scorreva in un universo
perduto, animata da forti passioni cantava la memoria collettiva della Città
dello Stretto distrutta dal catastrofico terremoto del 1908.
Nata il 15
dicembre del 1926, viveva nel rione delle Case Basse di Paradiso, a Messina.
Era figlia di un capitano marittimo, una donna semplice, autodidatta, si
definiva “donna del popolo” che possedeva, però, un carisma che attirava subito
l’attenzione di quanti l’ascoltavano. Per la bellezza delle sue composizioni,
in dialetto messinese, la poetessa si era guadagnata numerosi riconoscimenti,
nonché l’attenzione di professori universitari e studenti che hanno discusso
tesi di laurea, e non soltanto presso l’ateneo di Messina, sull’originalità dei
suoi testi. Incontrare Maria Costa significava fare un pieno di sentimenti
genuini, forti attrazioni, fuochi sacri che infiammavano il seno delle eroine
del passato.
Dal 2006, il suo
nome è iscritto nel registro dei “Tesori Umani Viventi” – Patrimonio UNESCO.
Tra i suoi versi, raccolti in diversi volumi, si ricordano: “Farfalle serali”,
del 1978; “Mosaico”, del 1980 e “Cavaddu ‘i coppi”, del 1993. Oggi, ci ha
lasciati, ma “nessuno muore sulla terra, finché vive nel cuore di chi rimane”.
La Redazione di “FiloDirettoNews” esprime sincero dispiacere per la triste
circostanza e si unisce al cordoglio della famiglia porgendo sentite
condoglianze.
“Coloro che ci
hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono gli
occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime” – Sant’Agostino.
Ciao Maria
Costa.
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