COMPAGNIA DEI VERDI
Il culto dell’Eucarestia a Messina
di Alfonso Saya
La nostra città, attraverso i secoli, ha avuto un culto
specialissimo per l’Eucarestia. Sotto la dominazione saracena, si ha
un’indiscussa e luminosa manifestazione di vita eucaristica. I messinesi ci
tenevano che i moribondi avessero in conforto del Viatico e accompagnavano, a
mano armata, il sacerdote che portava l’Eucarestia, per difenderLa da eventuali
pericoli. Gli storici, difatti, narrano del fatto d’armi accaduto alla Darsena,
all’incrocio di via Garibaldi con via I Settembre, dove i messinesi difesero il
Santissimo contro i Saraceni. Dietro questo fatto, sorse, nel 1052, la “Compagnia
dei Verdi” con il preciso scopo di difendere, adorare, accompagnare, nelle processioni,
il Santissimo Sacramento. Sulla facciata del palazzo dove vi era l’emporio
Vinci, che si trova nel suddetto incrocio, vi è una lapide che ricorda l’Avvenimento.
Le processioni del Corpus Domini, erano di una magnificenza spettacolare. Il
Gallo ricorda che, nel 1657, nella processione, intervenne il Gran Priore di
Navarra, con il cero in mano, avente, a destra, il Vicerè.
Il Vascelluzzo è il più grande monumento del culto dei
Messinesi verso l’Eucarestia. Ricorda il miracolo eucaristico che avvenne nella
famosa carestia del 1302, quando Messina, cinta d’assedio, invocò in Cattedrale,
presente il Senato, durante la celebrazione della Messa, l’aiuto del Cielo. Subito dopo la celebrazione, due navi misteriose, cariche
di frumento, rifornirono la città. Il Vascelluzzo, ogni anno, segue la
processione del Corpus Domini. La Fede dei nostri Padri verso l’Eucarestia, la
fonte ed il culmine della vita cristiana, si estrinsecavano nelle processioni e
nelle solenni esposizioni, nelle Quarantore. Sul loro esempio, dovremmo anche noi, avere fede e praticare
il medesimo culto.
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