Per celebrare
i cinquant’anni dalla sua fondazione, il “Soroptimist
International” Club, di Messina, ha organizzato un Convegno dal titolo Donne tra emancipazione, parità e violenza,
e due Mostre: una su “Donne a Messina.
Storia di donne come storia della città” e una su “Cinquant’anni di Storia Soroptimista”.
Le due
manifestazioni, che hanno caratterizzato un’intensa giornata vissuta all’insegna
del più sano spirito soroptimista, hanno visto la presenza della presidente
dell’Unione Italiana del “Soroptimist
International” d’Italia, prof. Anna
Maria Isastia; della rappresentante nazionale del Comitato Estensione, prof.
Renate Rodriquez; dell’assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia, prof.
Giusy Furnari; di relatrici provenienti dalla nostra Università, da quella di
Catania, da Reggio.
I lavori
del Convegno sono stati introdotti dalla presidente del sodalizio messinese,
prof. Anna Carbonaro La Rosa, che nei suoi saluti ha ricordato come il tema
trattato s’inquadri in un progetto nazionale biennale voluto dalla presidente
dell’Unione per far sì che l’impegno dei Club soroptimisti non manchi su un
fronte così scottante e di grande attualità.
E d’impegno
che esca dal proprio mondo privato, ha parlato anche la prof. Giusy Furnari che
ha confermato la necessità di guardare con grande attenzione a tematiche
attuali che richiedono l’impegno di tutte le donne.
Molto
circostanziata la relazione della prof. Graziella Priulla, docente di
Sociologia all’Università di Catania e quella della prof. Marianna Gensabella, direttore
del DICAM della nostra Università.
La prof.
Priulla ha parlato di emancipazione e violenza di genere, ma ha posto anche l’accento
su una questione quanto mai spinosa: la mercificazione del corpo femminile. Ha
poi fornito dati assai sconfortanti e nere previsioni sulla presenza femminile
ai vertici di comando.
Di etica
pubblica e di differenza di genere ha parlato la prof. Marianna Gensabella che
ha detto come la donna oggi si sia affrancata dalla dipendenza maschile pur
conservando però alcune criticità.
A queste
due relazioni, sono seguite quella della dott. Vanni Campolo, neuropsichiatra,
che ha trattato il tema della violenza assistita, riferendosi ai minori che
spesso assistono ai maltrattamenti in famiglia, e quella dell’avv. civilista
Carmela Spadaro che si è soffermata sull’aspetto legale della tutela della
donna e delle pene nei confronti di chi commette i reati di femminicidio.
Alla presidente
nazionale, prof. Anna Maria Isastia, sono state affidate le conclusioni del
Convegno e sempre a lei è stato riservato il compito, nel pomeriggio, del
taglio del nastro per inaugurare le due mostre.
La prima “Donne a Messina. Storia di donne come storia
della città” ha guardato a quelle donne del passato che, per le loro
azioni, hanno lasciato traccia della loro presenza e hanno contribuito alla
storia della città. La mostra si divide in varie sezioni e prende in esame un
lungo periodo di storia che va dai Vespri Siciliani fino agli anni sessanta del
ventesimo secolo.
Un
naturale prosieguo, quindi, appare la “Storia
dei cinquant’anni del Soroptimist”. Partendo, infatti, dalla data di
fondazione, 11 maggio 1964, sono stati raccolti i dati che riguardano i services, i premi assegnati, i
gemellaggi, la solidarietà, gli anniversari e quant’altro il “Soroptimist International” Club, di
Messina, ha fatto nel suo continuo impegno nel sociale e per il territorio.