“Oggi il futuro non è più pensato come migliore, ma come diverso: non il
futuro umano, ma l’anteprima dei modelli del prossimo anno”.
Questa è una “profetica”
descrizione del sociologo Marshall McLuhan sugli effetti futuri della
tecnologia applicata alla comunicazione e, di conseguenza, sui comportamenti
del singolo individuo, ma anche sulla società nel suo complesso.
Il progresso e la ricchezza sono
frutto dello spostamento delle informazioni.
Queste viaggiano alla velocità
della luce grazie ad internet e,
sempre grazie ai social network, vengono
condivise da tutte le popolazioni del mondo.
È necessario perciò capire i media non solo in base alle informazioni
che utilizzano, ma soprattutto in relazione al modo in cui organizzano la
comunicazione.
La civiltà si evolve con il
susseguirsi di tecnologie e mezzi di comunicazione ed ogni epoca è
caratterizzata dal mezzo con il quale si scambiano le informazioni.
Predominano, perciò, i mezzi di comunicazione che prevalendo hanno accompagnato
l’individuo nella sua evoluzione spesso attraverso secoli ed epoche diverse.
Internet è, di certo, l’esempio più completo ed efficace che, dalla
fine del XX secolo, ha fatto nascere un nuovo modello di ricerca ed
informazione molto diversi dai tradizionali sistemi di lettura e di conoscenze
usati nelle scuole così come nelle biblioteche e librerie esistenti.
Chiaramente, è necessario
riflettere ed analizzare le problematiche legate all’attendibilità dell’informazione
e della comunicazione tra persone contenuta e fatta vedere nelle pagine web dei più famosi motori di ricerca
come Google.
Molti sostengono che l’enorme
rete di comunicazione globale e virtuale creata dai social network attuali come Facebook, Twitter o Skype abbia dato
avvio ad una involuzione di tipo informativo tradizionale da parte degli utenti
sempre più presi sia dalla possibilità di poter interagire con il partner in
modo impersonale nascosti dietro un monitor, sia di procurarsi le informazioni
ricercate in pochi minuti senza il bisogno di affidarsi alla forma televisiva o
meglio ancora giornalistica.
Questo sistema ha, intensamente,
modificato il nostro patrimonio più importante e complesso, cioè la cultura.
Oggi, il progresso tecnologico
sfrutta la forte audience prodotta
dai mass media grazie alla
rivoluzionaria invenzione dei tablet
computers, come l’iPad, o degli smartphones, come l’iPhone, entrambi
prodotti dell’azienda informatica statunitense Apple, per far sì che anche gli “ultimi”
lettori tradizionali, ai quali piace toccare con mano e annusare col proprio
olfatto l’essenza dell’informazione scritta su carta, possano convertirsi,
definitivamente, a questo nuovo modo di diffusione del messaggio mediale.
Se stare al passo coi tempi,
significa mettere da parte ciò che è stato e sarà sempre alla base del
progresso, bisognerebbe comprendere se non si tratti piuttosto di un lento
declino verso un mondo privo di qualunque ideale, dove l’elemento della curiositas intellettuale si trasformi in
pigrizia e il termine “informazione” assuma un diverso, ma terribile
significato.