Solo qualche anno fa, l’inchiesta
di “Altroconsumo”, condotta
analizzando il prodotto prestito personale, portò alla luce l’abitudine tutta
italiana di agire con poca trasparenza e, unicamente, in nome del dio Denaro.
Secondo i dati di questa
indagine, su 120 banche in tutta Italia, alle quali venne rivolta la medesima
richiesta; cioè un prestito di ristrutturazione di 10.000 euro, quasi il 75% di
queste non fornì al cliente l’Ebic, cioè il modulo europeo con costi e
condizioni del prestito, il 65% cercò d’imporre una polizza vita a copertura e
ben il 93% “consigliò” l’apertura del conto corrente.
Insomma, tre modalità scorrette
al limite di legge, tutto per aumentare, avidamente, un profitto già alto.
Come difendersi perciò da questi
moderni Shyloch? Come possiamo affrontare, nel modo corretto, una richiesta di
prestito personale?
Beh, sembrerà strano, ma seguendo
pochi e giusti consigli.
Innanzitutto, è il mercato stesso
che ci fornisce la prima opportunità, perciò, vista la grande concorrenza, non
soffermiamoci mai alle prime opzioni, ma confrontiamo bene tutte le offerte
possibili chiedendo sempre l’Ebic (modulo informativo), dove saranno
evidenziate in modo esaustivo tutte le condizioni del prestito.
Ricordate, inoltre, di non fare
riferimento al TAN (tasso annuo nominale), ma di controllare il TAEG (tasso
annuo effettivo globale), cioè il costo comprensivo di tutte le spese da
pagare, comprese quelle accessorie.
In secondo luogo, occhio alle
proposte che comprendono apertura di conto corrente o polizze vita a copertura,
queste incidono sui costi e non sono obbligatori.
Infine – ma non ultimo per
importanza –, fate un piano di rientro che tenga conto delle vostre possibilità
economiche in modo da non ritrovarvi indietro nei pagamenti e così subire il
rischio di entrare nelle banche dati dei cattivi pagatori e di non aver più
accesso al credito in futuro.
Il rapporto da instaurare con chi
ci dà in prestito del denaro – sia essa una banca o una finanziaria – dovrebbe
essere fondato su un dialogo onesto ed una comunicazione trasparente, perciò
affrontiamo queste esperienze senza sudditanza psicologica e pensando sempre
alle parole di Benjamin Franklin che nell’Almanacco
del povero Riccardo scriveva “Se vuoi renderti conto del valore del
denaro, prova a chiedere un prestito”.