Si è da pochi giorni conclusa con la premiazione la IV Edizione dell’iniziativa “A Cona più bella volta: il Natale di
tradizione a Messina”, volta a mantenere vivo il ricordo di una tradizione
tipica del Natale siciliano e che invita i partecipanti, suddivisi per
categorie, a cimentarsi nel riproporre questo apparato festivo e devozionale
del Natale siciliano.
Recita, a questo proposito, un antico proverbio: “Sutta ‘n peri di nucidda,/ cc’è na naca
picciridda/ cci annacaru lu-Bbamminu/ San Ggiuseppi e San Jachinu” e, da
questa sensibilità, nasce la scelta di ambientare la nascita del bambino Gesù
in un contesto agreste ricco di elementi legati alla nostra terra. Il termine Cona- icona rimanda ad una sorta di reductio
del Presepe, una sintesi iconografica che vede il bambino, il Messia, circondato
non tanto dal resto dei personaggi classici del Presepe ma da rami, foglie,
frutti come arancia e mandarino, limoni, corbezzoli, tutti elementi che spesso
sono appesi allo spinapulici che creano l’ambiente grotta; mentre il cotone sui
rami simula una nevicata. Nel gergo popolare “mangiarsi la cona” indica proprio
la commestibilità di questo allestimento effimero e la sua energia in termini
di quantità e varietà. Accompagnati dalla “sunata da Ciaramedda”, durante la
Novena, che vede appunto nove lumini, il fedele attendeva l’Avvento del Bambino
Gesù.
Anch’io ho avuto il piacere di partecipare a questo
concorso, vincendo il secondo premio, e con questa nota ho accompagnato la mia
creazione: “Il bambinello giace sotto un
folto intreccio di racemi fatti di un verdeggiante asparago selvatico (spinapulici)
ed è adagiato su un merletto antico che copre un tronco, ‘un germoglio spunterà
dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici’. Una candela
illumina la cona, arance amare, mandarini, limoni, frutta secca e noci e tanto
altro arricchiscono, nel rispetto della tradizione, questo contesto
agro-pastorale nel quale si ambienta la nascita di Cristo; il cotone simula la
neve e sembra di sentire a sunata da ciaramedda”.
“O voi, del mondo
Astri
lucenti, che il volubil anno
Guidate in
cielo con alterno giro”
dalle Georgiche di
Virgilio
Questi i premiati nelle varie categorie:
Sezione
Privati / Negozianti
I Classificato: Maria Lipari, di Santa Lucia del Mela
II Classificato: Giuseppe Finocchio di Messina e Mariella
Ispoto, di Santa Lucia del Mela
III Classificato: Mattia Chirico di Messina e Giuseppe
Cimata, di Santa Lucia del Mela
Sezione
Associazioni / Scuole
I Classificato: Confraternita San Francesco di Paola, di
Messina
II Classificato: Scuola Primaria Papardo, di Ganzirri
III Classificato: Circolo Culturale Ricreativo Polaris,
di Larderia
Sezione
Chiese / Parrocchie
I Classificato: Parrocchia San Giovanni Battista di
Pievescola, Casole d’Elsa (Si)
II Classificato: Parrocchia Santa Margherita
III Classificato: Parrocchia di San Nicolò di Bari, di
Zafferia
Menzione
Speciale
Centro Clinico Nemo Sud del Policlinico Universitario, di
Messina; Parrocchia Santa Maria della Provvidenza, di Zafferana Etnea (Ct);
Tania e Leone Saija, di Saponara, e Linda Schipani, di Messina.