I TESORI DI MESSINA
La Badiazza: Il luogo ritrovato
di Matteo Allone
In un mondo globalizzato e virtuale, che ha smarrito
il contatto con le sue radici e, quindi, perso identità e valori, l’obiettivo
di valorizzare il patrimonio culturale e l’identità di appartenenza alla
propria realtà locale e, contestualmente, lo spirito di cittadinanza europea,
mediante la riscoperta di un bene storico-artistico del patrimonio collettivo:
“La Badiazza”: opera mediterranea ed
europea, è la principale mission
del progetto Il luogo ritrovato. Il
Monastero di Santa Maria della Valle (XI secolo), che insiste in una zona di
criticità dal punto di vista ambientale, sociale e culturale (Quartiere
Ritiro-San Leone), può rinascere con il coinvolgimento consapevole e
responsabile di tutta la comunità, soprattutto quella che vi risiede, primo e
vero baluardo del bene e delle aree circostanti.
La vulnerabilità dell’area, un
tempo culla della spiritualità, della storia e dell’economia della città di
Messina, e, contestualmente, il suo essere paradigmatica espressione della
crisi e del degrado di un’intera città, ne possono fare il luogo simbolo della
rinascita, di un’identità smarrita, ed il luogo di attrazione di un turismo
culturale, religioso ecosostenibile, anche grazie alla particolare collocazione
in una vallata che collega la città ai suoi monti Peloritani. Il filo
conduttore è unire saperi, che mettano in relazione dinamica e creativa, i temi
dell’unicità e della complessità, della località e della globalità per
ritrovare la memoria di un passato glorioso e le radici di una rinascita
spirituale, etica ed estetica della città.
Tutti noi sappiamo il coraggio che
l’azione richiede e il rischio che comporta, ma non sappiamo di avere altri
mezzi d’azione, mezzi che richiedono anch’essi coraggio: il coraggio del cuore
di battersi per le proprie percezioni. E se non ci battiamo, se non ci
esprimiamo in favore del nostro senso estetico, quel velo funebre, che è la
conformità ottundente, finirà per togliere ogni forza al nostro linguaggio, al
nostro cibo, ai luoghi dove lavoriamo, alle strade della nostra città.
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