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 martedì 9 dicembre 2014

SANTO NATALE

Viene il Principe della Pace, Accogliamolo

di Paola Saladino


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è Natale, anche quest’anno, come avviene da più di duemila anni. è Natale, ancora una volta, anche per noi, che viviamo in un mondo lacerato e sofferente per guerre, odio religioso, mancanza di pane, acqua, lavoro, amore, per antiche e nuove povertà. Una grotta, un Bambino appena nato giace avvolto in poveri panni in una mangiatoia sotto lo sguardo amorevole della sua giovane mamma e quello commosso del padre. All’apparenza è una famiglia povera, come ce ne sono tante, anche oggi, in tante parti del mondo; invece, è una famiglia speciale ed il loro piccolo è un bimbo speciale: è Gesù, il Principe della pace, Dio che ha lasciato la beatitudine del cielo, facendosi bambino piccolo ed indifeso come tutti i bambini, per portare al cuore di ogni uomo di ogni tempo ciò di cui ha più bisogno, la pace.

Con Sant’Agostino, anche noi possiamo dire: “Tu ci hai creati per te Signore ed il nostro cuore è agitato, finché non riposa in Te”. è il grido dell’uomo di sempre agitato da mille travagli, ribelle, orgoglioso, ma, continuamente, alla ricerca di felicità e di pace. Contemplando il presepe con la grotta, i pastori, gli Angeli, gli animali, il ruscello, le luci si rimane affascinati e nel silenzio, quasi irreale, che aleggia su di esso i nostri cuori si placano, una pace profonda ci invade e si può, finalmente, sentire la voce di Gesù: “Prova a tendere l’orecchio. Nel silenzio del presepe l’unica parola è Gesù Bambino. Nel silenzio parla solo Dio e la sua parola è un bambino. Un bambino come sei stato tu” (Carlo Maria Martini).

Ed il Bambino Gesù, il piccolo Principe, dalla grotta in cui giace, parla agli uomini di amore e di pace da ricevere e da dare. Facciamo dei nostri cuori delle piccole grotte di Betlemme, dove il Bambino Divino possa riposare tranquillo, riscaldato dal nostro amore; apriamo le nostre vite a Lui per essere guariti e liberati da paure, angosce, miserie, povertà e affanni di ogni tipo, che, spesso, quasi ci schiacciano, per poterci librare in alto e cantare con gli Angeli “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama” (Luca 2-4). è Natale amici, Gesù che è la pace regni, veramente, nella vita di ognuno di noi e nelle nostre famiglie.


 


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