CONSIGLI
Concentrarsi sugli altri quando si parla in pubblico
di Redazione
 Che
si tratti di una conferenza o di una presentazione ai colleghi di lavoro,
parlare in pubblico è una sfida che spiazza chi non è abituato a farlo,
rischiando di fargli trovare un pubblico annoiato e confuso. E il problema, in
molti casi, è che si è troppo incentrati su stessi e troppo poco su chi
ascolta. A venire incontro al problema, è un articolo su “Nature” online che
illustra tre esercizi mentali utili per imparare a progettare un discorso ‘efficace’.
L’assunto di partenza è che gli oratori incentrati su stessi sono condannati a
tenere presentazioni scadenti, finché non imparano a dare la priorità ai
bisogni di chi ascolta. Quindi, innanzitutto, prenditi del tempo per
considerare chi avrai davanti e valuta la gamma di background intellettuale: ci
sono persone specializzate nella tua area e ascoltatori meno esperti che non
sono in grado di comprendere i dettagli per gli specialisti.
In
secondo luogo immagina ciò che i partecipanti ricorderanno 24 ore dopo il tuo
intervento: per quanto sia bello il tuo eloquio, gli resterà forse solo il
messaggio principale, bisogna quindi essere certi di comunicarlo chiaramente.
Evita di presentare troppi concetti specializzati e troppi contenuti difficili
da digerire. Spesso l’impegno profuso nel lavoro fatto rende ogni dettaglio
cruciale, ma quei dettagli non sono cruciali per un pubblico. Infine, preparati
per un eventuale problema di tempo: un discorso potrebbe iniziare in ritardo,
potrebbero esserci problemi con la proiezione o domande importanti. In questi
casi, c’è una tendenza quasi universale ad accelerare la velocità dell’esposizione:
una pratica che dà al presentatore la sensazione di essere completo, ma
confonde solo chi abbiamo davanti. Invece di accelerare, verifica di non aver
inserito concetti superflui: chiediti quindi, prima di iniziare, cosa puoi
riassumere o saltare se il tempo scarseggia.
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