L’Università
l-Qadima o La Vecchia Università, conosciuta anche come la Valletta Campus, è
il campus originale dell’Università di Malta. Essa si trova adiacente alla
Chiesa dei gesuiti a La Valletta. La costruzione dell’edificio iniziò nel 1595
e, originariamente, ospitava un collegio gesuita noto come Collegium Melitense.
L’edificio doveva essere riparato dopo essere stato danneggiato in un’esplosione
nel 1634 seguita da un terremoto nel 1693. L’Università di Malta fu fondata nel
1769, dopo che i gesuiti furono espulsi, e continuò ad utilizzare lo stesso
edificio. Anche se l’Università si trasferì in un campus molto più grande a
tal-Qroqq a Msida nel 1960, il vecchio edificio universitario ospita ancora un
certo numero di dipartimenti universitari e viene utilizzato per alcune lezioni
e conferenze. Il precursore dell’Università di Malta fu il Collegium Melitense,
un collegio gesuita istituito il 12 novembre 1592. Questo era originariamente
situato in una vecchia casa a La Valletta.
Ma
un nuovo complesso per ospitare il Collegio e una chiesa gesuita erano già
stati commissionati dal Vescovo Tommaso Gargallo. La costruzione dell’attuale
edificio iniziò il 4 settembre 1595, quando la pietra di fondazione venne
fissata dal Gran Maestro Martin Garzez. La costruzione si procedette
rapidamente e il Collegio si trasferì nell’edificio nel 1597, mentre la
costruzione fu completata nel 1602. La chiesa fu completata nel 1609. Il 12
settembre 1634, sia il Collegio che la chiesa adiacente sono stati gravemente
danneggiati quando una fabbrica di polvere da sparo esplose. Gli edifici sono
stati riparati e la Chiesa aveva la sua facciata completamente ricostruita.
Ulteriori danni si sono verificati durante il terremoto in Sicilia del 1693.
Nel 1695, sul retro dell’edificio, fu installata una meridiana con un’iscrizione
latina.
Quando
i gesuiti furono espulsi da Malta nel 1768 l’edificio divenne proprietà del
tesoro dell’ordine di San Giovanni. Tuttavia, gli studi si proseguirono ed i
professori mantennero le lore carighe accademiche. L’Università di Malta venne
ufficialmente fondata nel 22 novembre 1769, quando il Gran Maestro Manuel Pinto
da Fonseca firmò un decreto che costituì una pubblica Università di studi
generali. L’Università fu brevemente sospesa durante la magistratura di
Francisco Ximenes de Texada nel 1770, ma fu ricostituita dal suo successore il
Gran Maestro Emmanuel de Rohan-Polduc nel 1779. L’Università fu sostituita dall’École
centrale durante l’occupazione francese di Malta dal 1798 al 1800, ma fu
nuovamente riaperta dagli inglesi all’inizio del XIX secolo. Parti dell’edificio
sono state affittate come sale commerciali all’inizio del XIX secolo. Infatti
queste sono state ricostruite nel 1810. In maggio 1824, un ingresso secondario
decorato con lo stemma britannico, fu aperto nella parte posteriore dell’edificio.
Durante la seconda guerra mondiale, l’edificio ospitava un centro di
precauzioni di incursione aerea. A volte, ha anche ospitato la biblioteca
anglo-maltese ed anche il liceo.
Nel
corso del tempo, il campus è diventato troppo piccolo per ospitare l’intera
università. Evans Laboratories (ora noto come Evans Building), un edificio
vicino alla Sacra Infermeria a La Valletta, fu inaugurato nel 1959 per ospitare
la facoltà di scienze. Nel 1968, la facoltà di medicina si trasferì in un
edificio vicino a St. Luke ‘ s Hospital a Gwardamanġa. L’università aprì un
campus molto più grande a tal-Qroqq a Msida alla fine degli anni sessanta. E,
proprio lì che la maggior parte delle facoltà si trasferì. L’Università
mantenne solo il primo piano dell’edificio della Valletta e si spostò fuori dal
secondo piano nel 1978. Comunque, l’Università ristrutturò e riaprì il secondo
piano, per una volta nel 2011.
Il
vecchio edificio universitario a La Valletta è ora uno dei tre campus dell’Università
di Malta. Gli altri sono il campus Msida e il campus di Gozo a Xewkija. Ad un
certo punto, la sede principale dell’Heritage Malta (Patrimonio Malta) si
trovava all’interno dell’edificio. Oggi, la Valletta campus ospita i programmi
collaborativi internazionali, l’innovazione di ricerca e la fiducia per lo
sviluppo e conferenze e centro per gli eventi. È utilizzato anche per
conferenze internazionali e seminari, insieme a una serie di corsi brevi e
scuole estive. Il Vecchio Edificio Universitario è elencato sull’inventario
nazionale della proprietà culturale delle isole maltesi. Le facciate del
vecchio edificio universitario e la chiesa adiacente furono restaurate tra il
2016 e questo anno, il 2018.
La
costruzione dell’Università è situata all’interno di un blocchetto della città
delimitato dalle vie dei commercianti, san Cristoforo, san Paolo e quella dell’arcivescovo.
Esso è situato adiacente alla chiesa dei gesuiti, che è stata costruita allo
stesso tempo come il collegio. L’edificio è alto tre piani. Il suo piano è
tipico degli edifici pubblici dell’era rinascimentale, costituito da camere
costruite intorno ad un cortile centrale. Questi includono le aule, le classi e
le celle per i sacerdoti gesuiti. Tutti sono collegati ai corridoi. Oggi,
alcune delle celle sono usate come uffici. Mentre l’edificio contiene anche una
serie di sale di consiglio, aule, sale riunioni, un auditorium ed anche un’Aula
Magna.
L’ingresso
posteriore fu aperto nel 1824. Egli è un esempio di architettura neoclassica. È
costituito da un arco con due colonne doriche che sostengono un architrave,
sopra la quale c’è una rappresentazione dello stemma reale del Regno Unito. L’architrave
porta un’iscrizione greca che significa l’apprendimento è il la porta reale per
l’eccellenza. Questo cancello è attribuito comunemente a Giorgio Pullicino, che
era il professore di architettura all’Università all’epoca. È stato anche
attribuito al colonnello George Whitmore degli ingegneri reali, ma, tuttavia,
questo è improbabile. Il progetto sembra essere stato ispirato dall’Hôtel d’Hallwyll
(FR) per opera di Claude Nicolas Ledoux, costruito a Parigi nel 1766 – 70.
Questo
magnifico edificio storico mi fa venire in mente parte del discorso che il
Santo Padre, Papa Francesco, fece alla comunità dell’università Cattolica
Portoghese nella Sala Clementina, il giovedì, 26 ottobre 2017. È giusto che ci
chiediamo: Come aiutiamo i nostri studenti a non vedere un diploma di laurea come
sinonimo di migliore posizione, come sinonimo di più denaro e maggiore
prestigio sociale? Non sono sinonimi. Li aiutiamo a vedere questa preparazione
come segno di una maggiore responsabilità di fronte ai problemi di oggi, di
fronte alla necessità del più povero, di fronte alla cura dell’ambiente? Non
basta fare analisi, descrizioni della realtà; è necessario creare spazi di vera
ricerca, dibattiti che generino alternative per i problemi di oggi. Quanto è
importante concretizzare! Che ogni università si spinge se stessa, professori e
studenti entrambi, proprio in questa strada sana di vivere: CONCRETIZZARSI!