I TESORI DI MESSINA
Il Luogo… dimenticato
di Alfonso Saya
Si è celebrato il XXV Anniversario della
storica visita del Beato Giovanni Paolo II, in occasione della
Canonizzazione della Beata Eustochia Calafato, con una serie di manifestazioni
promosse da un apposito comitato per ricordare l’evento. Hanno preso il via, con
l’arrivo nella nostra città del segretario particolare dell’indimenticabile
Papa, card. Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, che ha percorso, iniziando
dalla Chiesa di Sant’Eustochia, tutti i luoghi simbolo di quella memorabile
visita, tranne il Santuario cittadino della Madonna di Montalto e, cosa ancora
più grave, proprio nel giorno della festa della Madonna di Montalto, che si
unisce e s’intreccia, provvidenzialmente, con la storica data.
Una coincidenza non casuale, quindi, poiché
la “desiderata”, cioè Santa Eustochia, nacque per un voto fatto dai genitori
proprio alla Madonna di Montalto. Il padre di Sant’Eustochia, Bernardo
Calafato, era un ricco mercante messinese che ogniqualvolta tornava dall’Oriente,
con le galee cariche di spezie, broccati e stoffe preziose, dalla marina puntava
lo sguardo supplichevole verso il Santuario della Madonna e prometteva alla
Vergine ricchi doni, mentre la madre della Beata, Mascalda Romano, prometteva
che avrebbe consacrato la figlia al Signore, come sposa illibata.
Il giorno della memorabile visita di
Giovanni Paolo II è stato, per tutti noi, un giorno storico, ma anche per il
Santuario di Montalto, e molti di noi lo ricordano quando si prostrò ai piedi
della Madonna, la Regina delle Vittorie.
La mancata visita del cardinale a Montalto,
tappa di quella storica visita del 1988, ha dato un forte dispiacere, non solo al
rettore parroco del Santuario, don Lorenzo Campagna, ma ai fedeli devoti e a
tanti messinesi.
|