IL DUOMO
La memoria storica
di Rachele Gerace
 Il 13 giugno 1943, giorno della
solennità di Pentecoste, si compiva per Messina una delle pagine più nere della
seconda guerra mondiale. Le fortezze volanti anglo-americane effettuarono uno
dei più pesanti bombardamenti aerei sulla città peloritana; nella furia delle
bombe, fu colpito, gravemente, anche il Duomo. La Cattedrale messinese era
stata da pochi anni riaperta al culto dopo il terremoto del 28 dicembre 1908,
ma proprio questo micidiale bombardamento fu più distruttivo dello stesso
cataclisma; in poche ore le fiamme, provocate dagli spezzoni incendiari,
distrussero secoli di arte, di storia e di devozione messinese. Ben poco si
riuscì a salvare dell’immenso patrimonio conservato fra quelle mura. Nonostante le gravi perdite,
Messina seppe risorgere dalle ceneri del grande conflitto mondiale e, in pochi
anni, i suoi cittadini ricostruirono ciò che gli eventi bellici avevano
distrutto. L’importanza del ricordo non
doloroso, ma costruttivo, è legata al coinvolgimento doveroso e costante che
noi messinesi abbiamo verso un luogo, la Cattedrale, che da sempre ci è
appartenuto, quale simbolo di una dimensione civica tutta da recuperare.
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