Visita di cortesia al nuovo “Centro
Culturale Islamico”, di Messina, del dott. Matteo Allone, accompagnato dal
nostro vicedirettore, Domenico Interdonato. A riceverli, il coordinatore del
Centro “Mohamed Refaat”, che ha fatto da cicerone, facendo visitare la bella
villa e l’annesso giardino. Ecco cosa ha dichiarato, al nostro vicedirettore,
Mohamed Refaat: “Fino allo scorso anno,
Villa Garufi era abbandonata e piena di sterpaglie. Oggi sta diventando un
piccolo angolo di verde con delle palme secolari in bella mostra; l’edificio,
di inizio XX secolo, è stato acquistato dalla nostra comunità e lo stiamo
trasformando in un Centro Culturale Islamico”.
Il Refaat ha dichiarato, inoltre: “Nei nostri progetti, la villa subirà degli
interventi di ristrutturazione, che la porteranno all’antico splendore. Lo
stabile ospiterà, a piano terra, una fornita biblioteca con volumi in lingua
araba; al primo piano, ci saranno uffici a servizio della comunità e delle aule,
dove si potrà studiare l’arabo e l’italiano. La parte laterale servirà ad
edificare una moschea, mentre sul retro è prevista un’area ludica con un parco
giochi per bambini. La villa conserva, ancora, un bel giardino con alcune palme
secolari e altra vegetazione, che sarà valorizzato facendolo diventare un
angolo relax, con l’inserimento di alcune tende e sedili in stile egiziano”.
“Le
città di Catania, Vittoria e Messina sono state interessate da tre eventi
culturali molto partecipati dalle comunità islamiche. Alle Ciminiere di
Catania, si è svolto un convegno dal titolo ‘Musulmani di Sicilia,
consapevolezza etica e partecipazione sociale’. L’ultimo evento si è svolto a Messina, a villa ‘Garufi’, con il
concerto del cantante algerino di musica popolare religiosa Abou El Mejd”.
“Da
ricordare, inoltre, che nella seconda decade di giugno, il sito web del
Policlinico Universitario di Messina ‘G. Martino’ parlerà arabo; infatti, si
stanno ultimando i lavori che permetteranno ai tanti utenti arabi di capire
meglio l’organizzazione della importante struttura sanitaria cittadina”.
La visita di cortesia è stata la
conseguenza dei buoni rapporti instaurati con la Comunità Islamica messinese,
in occasione dell’ultimo convegno organizzato dal Centro “Camelot” alla “Badiazza”,
nello scorso mese di aprile, con il supporto della nostra testata giornalistica
e del’Ucsi
l’Unione Cattolica Stampa Italiana.
Durante la visita, abbiamo avuto modo di
ascoltare altre testimonianze. Ecco quella di Jusuf, che vive a Messina da
cinque lustri: “la Comunità musulmana ha
trovato, finalmente, la propria casa e la nuova Moschea. Per un quarto di
secolo, il nostro luogo di preghiera, a Messina, è stato ospitato in uno
scantinato, ma oggi, grazie a Dio, siamo riusciti a trovare un luogo decoroso e,
sempre con l’aiuto di Dio, lo restaureremo per riportarlo a quelli che erano
gli antichi splendori”.
L’incontro si è concluso con l’impegno
reciproco di cercare spazi e opportunità, per poter operare in sinergia e nel
rispetto reciproco delle proprie identità religiose.