MESSINA
Progetto “Cuore Nostro – Una Scossa per la Vita”: Cerimonia di consegna di un nuovo defibrillatore alla città
di Redazione
 Venerdì 21, in Piazza Cairoli a
Messina, si è tenuta la cerimonia di donazione di un nuovo defibrillatore da
parte dell’Associazione “Progetto Cuore-Una scossa per la vita”. Si tratta del
sesto apparecchio che l’associazione dona alla collettività, mentre i cinque
precedenti sono stati posizionati al Rettorato dell’Università degli Studi di
Messina, due alla cittadella sportiva universitaria e negli Istituti Sant’Ignazio
e Leone XXIII. È prevista una prossima installazione alla Capitaneria di Porto
e alla Galleria Vittorio Emanuele. Il “Progetto Cuore-Una scossa per la vita”
prevede la formazione di personale non sanitario per le manovre di rianimazione
cardiopolmonare, ma soprattutto per l’utilizzo del DAE. A tal fine, l’Associazione
ha, infatti, formato gratuitamente oltre cento operatori laici e altri corsi
saranno erogati a breve.
In Italia, sono circa 70mila le
persone colpite da arresto cardiaco ogni anno e diventa indispensabile sapere
come comportarsi. La rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo dell’AED sono
fondamentali e meritano di essere inseriti nei testi di educazione civica.
Nella fattispecie, la somministrazione di shock da parte di un defibrillatore
manuale o semiautomatico è l’unico trattamento efficace. Il tempo per
intervenire è strettissimo, difatti, le percentuali di sopravvivenza diminuiscono
del 7-10% al minuto senza la defibrillazione. Chiamare il 118 non sempre basta,
poiché i tempi medi di arrivo variano, ma sono sempre alti. Il defibrillatore
semiautomatico analizza il ritmo cardiaco del paziente e determina, se
necessaria, l’erogazione di uno shock; le istruzioni vocali assistono l’operatore
durante la defibrillazione.
Gli apparecchi sono estremamente
intuitivi nel loro utilizzo, non è necessaria alcuna esperienza medica per
utilizzarli, bastano poche ore di addestramento per imparare a salvare una vita
umana. Il D.L. n. 69 del 15 marzo 2004 ha dato via libera a tutti gli italiani
per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico e molte città hanno sviluppato
programmi di defibrillazione pubblica territoriale al fine di promuovere la
defibrillazione precoce e aumentare i tassi di sopravvivenza a un arresto
cardiaco. Apripista è stata Piacenza che ha meritato l’appellativo di prima
città europea cardioprotetta con 240 DAE sul territorio, a seguire, le Città di
Venezia, Vicenza, Livorno e, non ultima, Palermo con il progetto “Aeroporto”. L’Associazione
intende contribuire, in sinergia con il Comune di Messina, a incrementare la
presenza di defibrillatori sul territorio, di collaborare alla loro mappatura e
di promuovere la formazione nelle scuole, nei centri sportivi pubblici e negli
uffici.
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