MESSINA
Progetto Icaro: La Polizia di Stato e la sicurezza stradale
di Redazione
 Anche
per quest’anno, realizzato il “Progetto ICARO”, campagna sulla sicurezza
stradale giunta alla diciannovesima
edizione, promossa dalla Polizia di Stato – Specialità Stradale, con il
MIUR, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con il coordinamento
scientifico del Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di
Roma, la Fondazione ANIA, il MO.I.GE. (movimento Italiano Genitori), la
Federazione Ciclistica Italiana, il Gruppo ASTM-SIA, il Gruppo Autostrada del
Brennero S.p.a ed Enel Green Power S.p.A. Icaro è una campagna rivolta ai
giovani delle scuole di ogni ordine e grado, che ha l’obiettivo di diffondere,
attraverso programmi differenziati in base all’età degli studenti, l’importanza
del rispetto delle regole e della legalità, attraverso una serie di incontri
svolti da funzionari e tutor della Polizia Stradale, del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti e della Federazione Ciclistica.
Il
tema di questa edizione è stato il “Controllo delle Emozioni alla Guida”. L’emotività,
infatti, associata a una serie di fenomeni psicologici tra cui il temperamento,
la personalità, l’umore, influenza il comportamento durante la guida di
veicoli. L’iniziativa, condotta dal dirigente v.q. Nicolò D’Angelo, ha visto la
Polizia Stradale di Messina impegnata in vari istituti della Provincia, che
hanno accolto con entusiasmo il progetto. Agli incontri, hanno preso parte
circa 800 giovanissimi alunni ai quali sono stati illustrati, anche con l’ausilio
di filmati e spot, i principi dell’educazione stradale, il rispetto delle
regole e il concetto di responsabilità, con l’obiettivo di diffondere il
complesso di norme che compongono il codice della strada, inteso non come
regole impositive, ma come valori di una cultura civica personale che deve
diventare tesoro di vita quotidiana.L’iniziativa
ha l’obiettivo di elevare gli standard di sicurezza stradale e di ridurre le
vittime della strada, visto che gli incidenti sono la prima causa di morte per
i giovani in Italia ed in Europa, anche semplicemente spiegando le piccole e
iniziali differenze tra segnali stradali, tra divieti e prescrizioni; parole,
filmati e immagini, diventano un linguaggio che, partendo dalle emozioni, può
far nascere nella mente dei ragazzi una maggiore consapevolezza dei rischi,
affinché affrontino la quotidianità con più maturità.
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