mercoledì 30 gennaio 2019
ANALISI TERRITORIALE
In aumento le denunce di infortuni e morti sul lavoro nel 2018 presentate all’Inail
di Redazione
 Le
denunce di infortunio tra gennaio e dicembre – fa sapere l’Istituto – sono
state 641.261 (+0,9% rispetto al 2017, quando erano state 635.433); di queste,
1.133 con esito mortale (+10,1%, ossia 104 in più rispetto alle 1.029 del
2017). In aumento anche le patologie di origine professionale denunciate, che
sono state 59.585 (+2,5%, pari a 1.456 casi in più rispetto ai 58.129 dell’anno
precedente). I dati rilevati dall’Inail al 31 dicembre del 2017 e 2018
evidenziano a livello nazionale un incremento sia dei casi avvenuti in
occasione di lavoro, passati da 539.584 a 542.743 (+0,6%), sia di quelli in itinere, cioè nel tragitto di andata
e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, passati da 95.849 a 98.518
(+2,8%). Le denunce sono aumentate dell’1,0% nella gestione industria (502.156)
e dell’1,4% nel Conto Stato (105.898 casi, tre quarti dei quali riguardano
studenti delle scuole pubbliche statali), mentre in agricoltura c’è stato un
calo dell’1,8%.
L’aumento
delle denunce riguarda prevalentemente la componente maschile (+1,4%) e la
fascia d’età fino a 34 anni è quella con il maggior aumento (+4,0%). L’analisi
territoriale fatta dall’Inail evidenzia un incremento delle denunce di
infortunio nel Nord-Ovest (+1,1%), nel Nord-Est (+2,2%) e al Sud (+0,8%), e un
calo al Centro (-0,8%) e nelle Isole (-1,0%). I maggiori incrementi si
segnalano la Provincia autonoma di Bolzano (+5,4%), il Friuli Venezia Giulia e
il Molise (+3,9% per entrambe), mentre i maggior decrementi sono stati
registrati nella provincia autonoma di Trento (-6,5%), in Valle d’Aosta (-6,5%)
e Abruzzo (-4,5%). Per quanto riguarda le denunce di infortunio sul lavoro con
esito mortale, in quasi tutti i mesi del 2018 il numero è stato superiore al
2017, con un maggior incremento dei casi in
itinere (+22,6%) rispetto a quelli sul lavoro (+5,4%) e, globalmente, nel
Nord-Ovest (+ 47 casi mortali) e al Sud (+35). La regione con l’aumento
maggiore di incidenti mortali è stata la Campania (+27) e l’Abruzzo quella con
il calo più significativo (da 54 a 25).
Nel
2018, in particolare, spicca il mese di agosto, con 132 decessi contro i 78
dell’agosto precedente (quasi il 70% in più), con i bilanci più tragici per il
crollo del ponte Morandi a Genova, con 15 denunce di casi mortali sul lavoro e
i due incidenti stradali avvenuti in Puglia, a Lesina e Foggia, in cui hanno
perso la vita 16 braccianti. Molti gli incidenti “plurimi”, ovvero con due o
più morti, nel 2018: 24 rispetto ai 15 del 2017. Per quanto riguarda, infine,
le denunce di malattie professionali, dopo la diminuzione in controtendenza del
2017, nel 2018 sono tornate ad aumentare specialmente nell’Industria e servizi
(+2,8%) e in agricoltura (+1,8%), mentre nel Conto Stato c’è stato un calo del
5,1%. Oltre un terzo dei casi denunciati (+1.341) si concentra nel Centro
Italia.
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