EMERGENZA SANGUE
Il sistema sangue si rafforza, intesa con la Federazione Internazionale Donatori
di Redazione
 Il
sistema sangue italiano si rafforza grazie alla collaborazione con la
Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di sangue (FIODS).
Il Centro Nazionale Sangue (CNS) ha firmato, in occasione dell’Assemblea
Generale FIODS che si è svolta a Roma, un accordo con la federazione, che vedrà
CNS e FIODS collaborare a una serie di programmi, progetti ed eventi che
avranno come obiettivo quello di promuovere la donazione periodica, volontaria,
anonima e gratuita del plasma e del sangue e quello di realizzare una completa
autosufficienza sia per la raccolta di sangue che per quella di plasma.
Nel
2017, è stata di circa 830mila chili la quantità di plasma messo a disposizione
delle industrie per la produzione di farmaci fondamentali per una serie di
patologie, dall’emofilia ad alcune immunodeficienze, con un aumento dell’1,8%
rispetto al 2016. L’obiettivo è raggiungere 860mila chili il 2020, per ridurre
al minimo la dipendenza dal mercato dei medicinali plasmaderivati che si basa,
prevalentemente, sulla materia plasma prima fornita da un unico Paese, gli USA
che, con circa del 5% della popolazione mondiale, raccolgono (anche a
pagamento) oltre il 60% di tutta la quantità del plasma disponibile al mondo. “Garantire l’autosufficienza e la sicurezza
del plasma e del sangue è fondamentale”, sottolinea Giancarlo Maria
Liumbruno, direttore del CNS.
Proprio
al plasma, una materia prima della quale bisogna garantirsi una produzione
costante e senza interruzioni, perché fonte unica di produzione dei medicinali
plasmaderivati e che, al pari di acqua e energia, è da considerarsi una risorsa
strategica per il Paese, sarà dedicato il primo evento congiunto frutto dell’accordo,
un convegno internazionale che si terrà a Roma il prossimo 15 giugno in
occasione del World Blood Donor Day che si celebra il 14.
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