Una giornata estiva, dedicata ai giornalisti siciliani e centro meridionali, per parlare del Sistema 2° FOD Forze Operative di Difesa, cinque grandi unità del nostro Esercito a servizio del Paese, in ogni circostanza, questo è stato il master message, lanciato in video conferenza, dal generale di corpo d’armata, Vincenzo Lops, comandante del 2° FOD di stanza a S. Giorgio a Cremano Napoli. La videoconferenza si è sviluppata con i quartier generali delle seguenti Brigate: “Aosta” da Messina; “Garibaldi” da Caserta; “Granatieri di Sardegna” da Roma; “Pinerolo” da Bari e “Sassari” da Sassari. La presentazione è stata curata, direttamente, dal gen. Lops, ed è durata meno di un’ora, ma è stata elaborata ed esaustiva. Alla classica domanda “cosa fanno i militari dell’Esercito?” la risposta è stata chiara e immediata “I militari dell’Esercito producono sicurezza alla nazione, con il normale addestramento per mantenere gli standard previsti, inoltre, sono da ricordare i molteplici impegni NATO e ONU all’estero e i vari impegni sul territorio nazionale, che, di volta in volta, il paese Italia chiede. Ricordiamo le operazioni più recenti: ‘Strade Sicure’, ‘Strade Pulite’, gli interventi nelle pubbliche calamità e la bonifica di ordigni esplosivi. L’insieme di queste operazioni produce grandi numeri e grandi sforzi, che la Forza Armata eroga alla nazione, senza alcun dispendio di energie”. Dopo la parte introduttiva della videoconferenza, è stato dato spazio ai giornalisti per le domande e si è aperto un breve dibattito. In collegamento da Messina c’erano tanti giornalisti rappresentanti di diverse testate, il nostro direttore Armando Russo ha formulato la seguente domanda al generale Lops, che sintetizziamo, così: “Signor generale, ai cittadini piace vedere sulle nostre strade la Vostra divisa, questo rappresenta un ottimo deterrente e dà ai cittadini sicurezza, ma i nostri concittadini chiedono una maggiore Vostra presenza sul territorio, soprattutto, nelle aree periferiche”. La risposta del generale Lops “I nostri militari sono a disposizione del Paese. Certo, oggi, gli accordi sono questi e noi dobbiamo operare nelle aree assegnate, ma un maggiore nostro sforzo potrebbe essere valutato. Ripeto la nostra è una forza a disposizione del Paese”. |