Le cicalate, sono poesie giocose e satiriche scritte da Don Pippo Romeo. Don Pippo Romeo nasce a Messina da famiglia patrizia nel 1733. Il padre D. Daniele e la madre Donna Angela Ruggeri appartenevano ad un illustre casato distintosi per varie cariche occupate. Sopravvisse al contagio del 1743 perdendo entrambi i genitori e rimase affidato alle cure di uno zio che gli diede l'educazione che si conveniva al suo stato, istradandolo agli studi legali in cui si distinse. Ben presto però Pippo Romeo si annoiò e li abbandonò per dedicarsi interamente agli studi classici e latini, alla lettura dei poeti, sviluppando la sua genialità per quella satira comica che tanto piace e diverte e che strappa un sorriso gioviale anche a chi è preso di mira. Si trasferì a Napoli dove ebbe modo di osservare i costumi degli uomini studiandone i difetti annotandoli e facendone tesoro per i suoi scritti. Il suo talento attirò l'occhio vigile del governo che nel 1781 lo elesse console Nobile di mare e di terra, in quei tempi carica molto importante e che gli convenne accettare ma non accettò la nomina di toga Senatoria offertagli dal Re sapendo che lo avrebbe impedito nel continuare i suoi studi. Tornato a Messina ebbe fama come autore delle cicalate. Di queste ne leggeva una all'anno, essendo abbastanza lunghe, in occasione delle festività del carnevale, per incarico dell'Accademia Peloritana. Queste poesie furono raccolte e pubblicate in volumi, abbastanza corposi, sia a Napoli che a Messina e sono il miglior monumento alla sua fama. Fu senatore e console di mare e di terra. Morì il 31 dicembre del 1805.
La sintesi delle poesie sono lette da Patrizia Causarano e Edoardo Bucca alla chitarra Paolo Aragona
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