Il campionato di serie “D” girone
I ci sta facendo vedere un Città di
Messina che sta imparando a volare sulle ali dell’entusiasmo e che, nelle
sette partite di campionato, ha giocato senza timori reverenziali, affrontando
le gare a viso aperto e senza curarsi del blasone degli avversari.
Il gioco prodotto dai calciatori
di mister Rando è, veramente, tanto. Si sta dimostrando una squadra non
prestante, fisicamente, che sopperisce con una bella corsa dovuta ad un’ottima
preparazione atletica e con l’impostazione del proprio gioco. A Ragusa vince
con un gol dell’ex Saraniti al suo sesto centro stagionale. Bisogna fare i
complimenti al centrale d’attacco, sempre, concentrato e determinato, ha capito
che la piazza di Messina è una bella vetrina nazionale e sta facendo di tutto
per mettersi in mostra. Una vittoria importante che proietta la squadra del
presidente, Elio Conti Nibali, a ridosso delle prime, in attesa della prossima
gara di campionato in casa il Nissa.
Invece, l’ACR Messina, contro gli
avversari del Comprensorio Normanno
lascia ammutoliti i tifosi dopo una gara giocata al risparmio; si cerca l’acuto
del singolo e si limitano molto le iniziative dei giovani, tutto secondo
copione, si costruisce il gioco “prevedibile” dal basso, il laterale passa,
sistematicamente, il pallone a Ignoffo e lui lo scodella frontale ai colleghi
di difesa avversari. I due laterali, tranne rarissimi casi, non affondano, o
meglio.. si fermano appena oltre la linea mediana, con la conseguenza, che il
povero Ignoffo, prima o poi, si slogherà una gamba a furia di sventagliare
palloni. Diciamo che la difesa funziona, ma la squadra si risparmia troppo e
lascia al loro destino le tre punte; si notano i giocatori in attacco sforzarsi
da soli e la squadra ferma ad osservare nella propria metà campo. Non c’è l’intuito
di seguire il portatore di palla, sempre, in linea con il pallone e tutti i
cross trovano, sempre, la punta arrivare con un ritardo pari a due metri.
Certo l’esordio di Leon è passato
quasi in sordina: il suo eccessivo movimento non ha creato punti di riferimento
ai compagni, ha cercato di mettere ordine al gioco, ma il risultato è stato
minimo.
Le partite con questa corazzata
di squadra si devono vincere 4 a 0, senza mai risparmiarsi. Domenica abbiamo
visto un ACR Messina messo in difficoltà da avversari, che hanno giocato con
dignità e, all’ultimo minuto, si stava mangiando, pure, la frittata: c’è
mancato poco.
Il pareggio è stato meritato
dagli ospiti, mentre per i padroni di casa altra partita da dimenticare: troppo
pochi cinque punti nelle ultime quattro gare, la vetta si allontana e i tifosi
sono perplessi.
Per il mister altra settimana di
passione e poi domenica gara in trasferta a Palazzolo, con la consapevolezza
che i bonus stanno per finire.
Da evidenziare le condizioni
dello stadio San Filippo e delle aree limitrofe: bene, anzi.. ottime le nuove
panchine interrate, ma le aiuole lamentano l’assenza di un giardiniere da anni,
le lantane cercano di emergere sopra le erbacce, mentre sui muri e attorno a
tutto lo stadio le erbacce sono diventati arbusti. Lungo il viale di accesso,
lato palazzetto, i ficus stanno crescendo rigogliosi a bordo del torrente e,
anche, loro negli anni lamentano l’assoluta mancanza di potatura. Il commento
sul verde pubblico o arredo urbano lo lasciamo ai tifosi che si recano allo
stadio. Noi raccontiamo i fatti.