Per ricordare la
limpidissima figura del giudice Rosario Livatino, nel 22° anniversario della
sua morte, si è svolto a Brolo, in provincia di Messina, domenica 23 settembre u.s.,
presso l’Auditorium “Nino Milone”, l’incontro sul tema: Rosario Livatino: “Testimone di speranza
nella fede”.
L’iniziativa,
organizzata e autofinanziata da tutti i soci dell’Associazione di Cultura e Solidarietà “Raggio di Sole”, di Brolo,
ha visto la presenza di un vasto pubblico costituito, tra gli altri, da
rappresentanti delle istituzioni, autorità civili e militari. Patrocinata dall’Associazione Nazionale Carabinieri, sez.
di Capo d’Orlando, e dal Movimento Nuova
Presenza “G. La Pira”, di
Messina, è riuscita a trasmettere, ai presenti, il valore della vita esemplare
del giudice Livatino, una vita di grande rigore morale, spesa per la
riaffermazione della legalità, rendendo omaggio al vissuto di profonda fede del
giovane magistrato.
In apertura dell’incontro
è stato eseguito l’Inno Nazionale per esprimere il ricordo di una figura eroica
per tutta la Nazione. Successivamente, è stato presentato il canto dal titolo: L’alba nuova un dì verrà, a lui dedicato,
il cui testo è del poeta Rosario La Greca, fondatore dell’Associazione “Raggio di Sole”. A seguire, la proiezione del filmato sull’avvio del processo
di beatificazione del giudice.
L’incontro è
stato moderato dall’avv. Manuela Varrica, giornalista e vicepresidente dell’Associazione “Raggio di Sole” e ha
avuto, come relatore, don Stefano Brancatelli, sacerdote della diocesi di
Patti, che, con un pregevole intervento, ha toccato il fitto rapporto dell’uomo
di legge con la fede cattolica, arrivando, poi, al “testamento” morale e
spirituale, che Rosario Livatino ha lasciato nella società odierna.
Nel corso della manifestazione
è stato consegnato il Premio “Testimoni
di legalità”, un riconoscimento
che viene assegnato dall’associazione a personalità, rappresentanti delle
istituzioni e associazioni, che si sono distinti per l’impegno profuso nel
promuovere e diffondere la cultura della legalità.
Quest’anno il premio
è stato conferito all’ing. Gaetano
Sciacca, ingegnere capo dell’Ufficio
del Genio Civile, di Messina.
La serata non
poteva che concludersi con il saluto dei soci dell’associazione e i presenti
davanti alla stele eretta a Brolo, in via Principi Lancia, in memoria del giudice
che si prodigò fino alla fine, per dare alla legge un’anima.
Un uomo dall’integrità,
mai, ostentata, che si affidava, unicamente, a una sigla: STD, ovvero, “Sub Tutela Dei” – “Sotto lo sguardo di Dio”.