ALLA BATTERIA MASOTTO E AL DUOMO
IL GRUPPO ALPINI DI MAGGIORA A MESSINA
di Domenico Interdonato
Bella
e molto “calorosa” l’accoglienza riservata dalla città di Messina al Gruppo Alpini dell’ANA Associazione
Nazionale Alpini di Maggiora, giunti a Messina in 40 assieme ad Alpini
della vicina Borgomanero, con il sindaco Giuseppe Fasola; il parroco don Fausto
Giromini e il coro “Alpe Pianello”. La prima cerimonia ha avuto inizio alle ore
09,30 lungo la passeggiata a mare al monumento dedicato alla “Batteria Masotto”.
Veramente, tante le bandiere, i gonfaloni, gli stendardi e i gagliardetti delle
associazioni d’arma, con in testa il labaro del “Nastro Azzurro” e, a seguire,
tutti gli altri, molto apprezzata la presenza dei bersaglieri, i fanti piumati
dell’area etnea, che, a fine cerimonia, hanno voluto sfidare l’afa di “Lucifero”,
chiudendo di corsa la manifestazione. Il generale Michele Pellegrino, comandante
della brigata “Aosta”, assieme al colonnello Aldo Maria Vergano, comandante del
24° reggimento “Peloritani”, ha portato il saluto della piazza militare di
Messina.
La
delegazione di alpini, sbarcando a Messina, ha reso omaggio al monumento
dedicato alle “Batterie Siciliane”, 120 montanari siciliani che, come
artiglieri alpini, furono mandati nel 1896 in Africa, combattendo, eroicamente,
ad Adua: solo 20 tornarono, pur, gravemente, feriti. Nella stessa battaglia
morì, anche, il maggiorese, Carlo Magistrini: così, davanti al monumento di
Messina, presente, anche, una rappresentanza della sezione ANA siciliana,
assieme alle associazioni combattentistiche e d’arma, si è commemorata una
pagina di storia, che ha visto accomunati il nord e il sud, il Piemonte e la
Sicilia. È stato ricordato, anche, l’eroismo del borgomanerese caporalmaggiore
artigliere alpino, Serafino Savoini che, per aver salvato il suo capitano
rimasto ferito nella battaglia, si meritò la medaglia d’argento al valor
militare.
L’assessore
prof. Pippo Isgrò, in rappresentanza del sindaco, ha accolto gli ospiti a piazza
Duomo, assieme ai rappresentanti del comitato Maria SS. della Lettera, Antonio
Tavilla e Marco Grassi, che hanno donato agli ospiti delle stampe.
Non
meno importante è stato il significato religioso del viaggio, perché, a
Maggiora nasce, nel 1898, Francesco Fasola, che sarà ordinato sacerdote nel
1921 e nominato nel 1954 vescovo coadiutore per la diocesi di Agrigento; fino
al 1977 operò in Sicilia, passando da Agrigento a Caltagirone e, infine, come arcivescovo
a Messina, affascinato dalla terra siciliana e lasciando ovunque tracce
indelebili della sua missione episcopale: fu, così, che volle essere sepolto
nella cattedrale di Messina e che fedeli siciliani hanno promosso il processo
di beatificazione, tuttora, in corso e che si spera prossimo a positiva
conclusione. In duomo la delegazione è stata accolta nella cappella del SS.
Salvatore dal parroco mons. Letterio Gulletta e dal comitato messinese per la
beatificazione di mons. Fasola. La Santa Messa è stata celebrata dal parroco di
Maggiora, don Fausto Giromini, accanto alla tomba di mons. Fasola. Per lui e
per tutti i presenti è stata una grande emozione. A fine messa è stato letto un
messaggio di ringraziamento e di saluto ai messinesi inviato da Lella Fasola,
nipote di mons. Fasola.
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