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 giovedì 23 agosto 2012

ALLA BATTERIA MASOTTO E AL DUOMO

IL GRUPPO ALPINI DI MAGGIORA A MESSINA

di Domenico Interdonato


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Bella e molto “calorosa” l’accoglienza riservata dalla città di Messina al Gruppo Alpini dell’ANA Associazione Nazionale Alpini di Maggiora, giunti a Messina in 40 assieme ad Alpini della vicina Borgomanero, con il sindaco Giuseppe Fasola; il parroco don Fausto Giromini e il coro “Alpe Pianello”. La prima cerimonia ha avuto inizio alle ore 09,30 lungo la passeggiata a mare al monumento dedicato alla “Batteria Masotto”. Veramente, tante le bandiere, i gonfaloni, gli stendardi e i gagliardetti delle associazioni d’arma, con in testa il labaro del “Nastro Azzurro” e, a seguire, tutti gli altri, molto apprezzata la presenza dei bersaglieri, i fanti piumati dell’area etnea, che, a fine cerimonia, hanno voluto sfidare l’afa di “Lucifero”, chiudendo di corsa la manifestazione. Il generale Michele Pellegrino, comandante della brigata “Aosta”, assieme al colonnello Aldo Maria Vergano, comandante del 24° reggimento “Peloritani”, ha portato il saluto della piazza militare di Messina.

La delegazione di alpini, sbarcando a Messina, ha reso omaggio al monumento dedicato alle “Batterie Siciliane”, 120 montanari siciliani che, come artiglieri alpini, furono mandati nel 1896 in Africa, combattendo, eroicamente, ad Adua: solo 20 tornarono, pur, gravemente, feriti. Nella stessa battaglia morì, anche, il maggiorese, Carlo Magistrini: così, davanti al monumento di Messina, presente, anche, una rappresentanza della sezione ANA siciliana, assieme alle associazioni combattentistiche e d’arma, si è commemorata una pagina di storia, che ha visto accomunati il nord e il sud, il Piemonte e la Sicilia. È stato ricordato, anche, l’eroismo del borgomanerese caporalmaggiore artigliere alpino, Serafino Savoini che, per aver salvato il suo capitano rimasto ferito nella battaglia, si meritò la medaglia d’argento al valor militare.

L’assessore prof. Pippo Isgrò, in rappresentanza del sindaco, ha accolto gli ospiti a piazza Duomo, assieme ai rappresentanti del comitato Maria SS. della Lettera, Antonio Tavilla e Marco Grassi, che hanno donato agli ospiti delle stampe.

Non meno importante è stato il significato religioso del viaggio, perché, a Maggiora nasce, nel 1898, Francesco Fasola, che sarà ordinato sacerdote nel 1921 e nominato nel 1954 vescovo coadiutore per la diocesi di Agrigento; fino al 1977 operò in Sicilia, passando da Agrigento a Caltagirone e, infine, come arcivescovo a Messina, affascinato dalla terra siciliana e lasciando ovunque tracce indelebili della sua missione episcopale: fu, così, che volle essere sepolto nella cattedrale di Messina e che fedeli siciliani hanno promosso il processo di beatificazione, tuttora, in corso e che si spera prossimo a positiva conclusione. In duomo la delegazione è stata accolta nella cappella del SS. Salvatore dal parroco mons. Letterio Gulletta e dal comitato messinese per la beatificazione di mons. Fasola. La Santa Messa è stata celebrata dal parroco di Maggiora, don Fausto Giromini, accanto alla tomba di mons. Fasola. Per lui e per tutti i presenti è stata una grande emozione. A fine messa è stato letto un messaggio di ringraziamento e di saluto ai messinesi inviato da Lella Fasola, nipote di mons. Fasola.


 


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