ASSOCIAZIONI
TELEFONO AMICO: APPROCCIO SILENZIOSO AI PROBLEMI QUOTIDIANI
di Giovanni Tomasello
 Abbiamo incontrato, nei giorni scorsi,
sulla spinta di un incontro con la stampa, dove veniva tracciato un bilancio
degli ultimi sei mesi di attività a Messina di Telefono Amico, il presidente
Ennio Marino. In circa 37 anni di attività, l’associazione, che offre,
soprattutto, ascolto e dialogo a chi versa in condizioni di disagio e cerca,
semplicemente, una parola amica, comprensiva per cercare, quantomeno, di
alleviare questa sua sofferenza, dallo scorso mese di dicembre è entrata in una
rete a livello nazionale di organizzazioni similari ampliando la sua forma di
assistenza.
Per capirne di più ascoltiamo il presidente
Marino: “Attraverso l’ascolto telefonico
diamo la possibilità, a chi ha un disagio, di poterne parlare senza essere
identificato, poiché lavoriamo in anonimato sia noi che chi ci telefona,
cercando di offrire uno spazio in cui la persona possa sentirsi compresa e non
giudicata e possa meglio comprendere quali sono i suoi problemi. Non abbiamo la
pretesa di risolverli, ma aiutiamo la persona ad aiutarsi. Il nostro è un
servizio di supporto emozionale”. Ma le chiamate che vi arrivano riguardano
più problemi legati alla sfera psicologica o, anche, di natura fisica, di
malattia? “Riceviamo
telefonate di ogni tipo: si va dal problema della solitudine, sentito come
diretto o indotto, a problemi di salute, familiari, di coppia, lavorativi che
stanno crescendo. E mai, come in questo periodo di crisi globale di esodati, di
cassaintegrati, numerose sono le chiamate di chi non sa più come sbarcare il
lunario. Ma “Telefono Amico” nasce come prevenzione al suicidio. Riceviamo
telefonate, soprattutto, da parte di persone che cominciano a pensare che il
suicidio sia l’extrema ratio ai loro problemi”.
Siete sicuri che dall’altro lato del filo
il vostro interlocutore vi ascolta? “Sicuramente
sì, perché è lui che chiede il nostro intervento. E, da quel momento, cerchiamo
di avere con il nostro interlocutore un atteggiamento empatico e, quindi, di
comprendere come se vivessimo noi i suoi problemi. Stabiliamo una relazione
umana con la persona, in cui non ci sentiamo depositari della verità, ma diamo
consigli, in maniera tale che possa rivedere la sua storia, senza avere la
pretesa di risolvere il suo problema, cercando di togliere quell’ansia che lo
opprime, così, da vedere il problema più affrontabile”.
Ci faccia un consuntivo dell’anno trascorso “Abbiamo
le statistiche degli ultimi sei mesi di attività. Dallo scorso mese di dicembre
abbiamo intrapreso una collaborazione con un organismo nazionale che racchiude
altri ‘telefoni amici’ d’Italia e, attraverso questo numero unico, collaboriamo
ad offrire un servizio 24 ore su 24. Questo significa che ogni centro che
collabora in questa rete dà una sua turnazione. Nei primi sei mesi di quest’anno,
abbiamo contato 5.300 telefonate a livello nazionale di cui Messina rappresenta
una fetta piuttosto cospicua: soltanto, in città, attorno alle 500 telefonate. ‘Telefono
Amico’, punta, soprattutto, sull’aiuto psicologico, sul dialogo dal dicembre
1975”.
Ci dica, in conclusione, i risultati dell’ultima
conferenza stampa che avete tenuto a Palazzo Zanca giorni fa “L’incontro
verteva sul resoconto delle telefonate degli ultimi sei mesi, a partire dal dicembre
2011, pari a 5.300 telefonate. Abbiamo constatato che a chiamare sono, per il
60% uomini e 40% donne: questo a dimostrazione che le donne sono il sesso più
forte. La fascia di età delle persone che chiamano va per il 50%, tra i 25 e i
55 anni. Un dato che offre una chiave di lettura, nel senso che ci troviamo in
una fascia, prevalentemente, giovanile in cui ci dovrebbero essere più certezze
per la propria esistenza. Anni in cui ciascuno consolidava gli studi, trovava
un lavoro, sui quarant’anni si sposava. E, invece, contravvenendo a questi
vecchi parametri è la fascia di età che sta pagando di più: i giovani non
trovano lavoro e non si possono sposare, i più grandi possono essere
licenziati. Sono bombe che esplodono e, in questo momento, non c’è nessuna
certezza per l’avvenire. Il restante 50% si distribuisce nelle fasce di età più
anziane: persone che non hanno più marito, moglie, figli, e la sera devono fare
i conti con la propria solitudine. I numeri nostri cui ci si può rivolgere sono
quello nazionale che è lo 02-99777, a Messina il numero è 090-5731767. Sul
nazionale la fascia oraria in cui si può telefonare è scandita nelle 24 ore,
mentre a Messina siamo attivi dalle ore 9,00 del mattino alle ore 21,00 di sera. E,
comunque, il numero nazionale è commutato con quello locale”.
Al di là del filo troviamo degli operatori
qualificati.. “Ci
sono dei volontari che hanno seguito un corso di formazione, piuttosto
impegnativo e selettivo. Un corso basato sulla comunicazione telefonica e sul
tono della voce, le sfumature, il tutto con un approccio dettato dall’estrema
umiltà. La relazione al telefono, vorrei evidenziare, rispetto al confronto vis
a vis risulta facilitata, perché la
persona non deve dire il suo nome e non viene giudicata”. Rivolgetevi, con fiducia, a Telefono Amico, potreste, veramente,
trovare una strada per risolvere i vostri problemi, soprattutto, quando si
tratta di trovare una voce amica che ti comprende e ti è vicina senza
infingimenti.
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