ALIMENTAZIONE
Ricongelare prodotti decongelati fa male?
di Redazione
Il prodotto scongelato si può
ricongelare solo se precedentemente cotto. È possibile scongelare, cuocere e
ricongelare un prodotto; mentre è assolutamente non corretto scongelare e
ricongelare senza che il prodotto sia stato cotto. La questione è delicata e le
opinioni sono spesso discordanti. Facciamo chiarezza: è possibile scongelare,
cuocere e ricongelare un prodotto; mentre è assolutamente non corretto
scongelare e ricongelare senza che il prodotto sia stato cotto. Il prodotto
scongelato non deve essere nuovamente congelato senza essere cotto, perché si
rischia di aumentare il rischio di contaminazione da parte di batteri o virus
che in origine erano presenti nell’alimento crudo. Il congelamento degli
alimenti a -18 gradi provoca un arresto dello sviluppo microbico, ma non
elimina né i batteri né i virus.Con lo scongelamento, i batteri
presenti possono riprendere la loro vitalità e, se le condizioni di tempo e di
temperatura lo consentono, possono moltiplicarsi in maniera esponenziale tanto
da raggiungere quantitativi nocivi per la salute. Con la cottura, la maggior
parte dei microrganismi eventualmente presenti viene inattivata. Un cibo cotto
preparato con materie prime scongelate può essere, quindi, nuovamente
congelato. Gli alimenti surgelati o congelati industrialmente dovrebbero essere
scongelati seguendo le istruzioni indicate in etichetta. A livello domestico,
si raccomanda di scongelare il cibo in frigorifero, nel forno a microonde
(lasciando uno spazio di circa 5 cm fra l’alimento e le pareti in modo da
permettere al calore di circolare) o anche a bagnomaria, cambiando l’acqua ogni
30 minuti se si desidera una maggiore rapidità del processo. Non è, invece,
opportuno scongelare gli alimenti direttamente in acqua (per la possibile
perdita di nutrienti), né lasciarli a temperatura ambiente all’esterno del
frigorifero, per il rischio di contaminazione e crescita batterica. In
conclusione, seguendo queste poche regole di base, avremo modo di consumare
cibi più sani e sicuri. (Fonte: Istituto Superiore di Sanità)
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