MESSINA
Messina. CittadinanzAttiva incontra il commissario dell’Autorità Portuale
di Redazione
Nino Quartarone, coordinatore dell’Assemblea
territoriale Messina Centro di CittadinanzAttiva, accompagnato dai procuratori
dei cittadini Franco Providenti, Luigi Beninati e Pippo Pracanica, ha
incontrato il commissario dell’Autorità portuale, amm. dott. Antonino De
Simone, il quale gli ha illustrato le linee seguite per predisporre il piano
del porto, che nei prossimi giorni verrà approvato in via definitiva e
pubblicato sul sito dell’Autorità Portuale. CittadinanzAttiva si riserva,
pertanto, di analizzarlo nella sua versione definitiva in modo da poter
valutare obiettivamente i benefici che – si spera – possano derivare alla Città
che attende da tempo un rilancio produttivo, ambientale e occupazionale,
fortemente legato a un ottimale sfruttamento della zona falcata. I presenti
hanno auspicato che chi di competenza si attivi prima possibile per acquisire,
ex art. 32 dello STATUTO speciale, al demanio regionale le aree militari e
ferroviarie dismesse.
I rappresentanti di CittadinanzAttiva
hanno anche manifestato molte perplessità sul costruendo porto di Tremestieri
per i riflessi negativi che potrebbe avere sul territorio e sulle popolazioni.
In particolare, hanno chiesto se in fase di progettazione dell’opera è stato
valutato l’effetto della struttura sulla dinamica costiera e sui processi
erosivi che ne deriverebbero. E ancora se è prevista un’opera di ripascimento
dei tratti di litorale attigui all’opera. Preso atto che l’infrastruttura
interferisce con lo sbocco di ben tre fiumare, dove è alto il rischio di nuovi
eventi alluvionali, a causa della particolare conformazione geomorfologica ed
esposizione, come si pensa di intervenire su questi torrenti? Nell’area del
nuovo Porto di Tremestieri, lungo l’imboccatura sud dello Stretto, le
componenti di agitazione ondosa significativa hanno una direzione dominante di
propagazione superiore a 140°.
Le onde più significative, durante le
mareggiate da scirocco e ostro, generalmente provengono da S-SE e Sud, e
raggiungono un’altezza di circa 1/3 rispetto a quella che si riscontra in mare
aperto. Tali componenti innescano un significativo trasporto solido (detriti,
sabbia) da Sud verso Nord che ogni volta, all’altezza dell’approdo di Tremestieri,
viene bloccato dalla diga foranea, causando il solito problema dell’insabbiamento
a ogni evento sciroccale. Con la struttura del nuovo porto si eviterà l’annoso
problema dell’insabbiamento che caratterizza gli attuali approdi? Hanno chiesto
anche di avere copia di vari documenti per farli studiare ai propri tecnici per
proporre eventuali interventi migliorativi o, sempre per tutelare i cittadini,
anche per chiedere l’intervento del Ministero dell’ambiente. Il dott. De Simone
ha suggerito rivolgersi alla stazione appaltante, cioè il Comune di Messina,
per ottenere quanto richiesto. Secondo CittadinanzAttiva, un altro aspetto
necessita di necessari chiarimenti. Si è affermato, in passato, che tutto il
gommato, cioè dalle motociclette ai TIR, deve traghettare da Tremestieri, senza
precisare quale sarà la sorte dei cittadini messinesi e questo necessita
chiarimenti da chi di dovere.
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