Lo scorso 14 giugno si è tenuta
una partecipata festa per rendere noto, alle associazioni cittadine di
volontariato, l’intenzione della “Caritas” diocesana di trasferirsi nei locali
in via Emilia, che, fino a poco tempo fa, ospitavano i missionari comboniani.
Struttura immensa che ben si
addice ai compiti, sempre più, pressanti che la “Caritas” diocesana dovrà
affrontare, tra cui quello di aprire uno sportello di accoglienza a soggetti disagiati
a 360 gradi cui si cercherà di dare risposta.
In questa fase l’abbottonatissimo
direttore, padre Gaetano Tripodo, non vuole svelare molto e le uniche cose che
ci dice sono le seguenti: “Quella di
stasera è un’occasione per incontrarci, perché ancora, la struttura non è
attiva al cento per cento. Ci sarà un momento successivo per l’inaugurazione
vera e propria. Ancora, non sappiamo di preciso cosa sorgerà. L’unica cosa
certa è che la ‘Caritas’ si sposterà dalla curia, con tutti i suoi uffici e i
vari coordinamenti che gestiamo, in questa struttura della via Emilia. E, poi,
si attiveranno altri servizi caritativi, pastorali. Il tutto si svolgerà in
spazi più ampi, realizzando, anche, centri di ascolto e altre iniziative che
nasceranno man mano. Il centro di ascolto per le povertà e per le famiglie in
difficoltà è, già, presente in curia e si sposterà in questi locali a partire
dal prossimo mese di settembre”.
Da quanto tempo era chiusa questa
struttura?
“In realtà non è mai stata chiusa, completamente. Fino a poco tempo fa c’era
un solo padre comboniano per la custodia dei locali e le attività erano già
terminate. Da quel momento si è avviato il passaggio di consegna da loro alla ‘Caritas’”.
Avremo modo di approfondire, nei
prossimi mesi, questo evento che per certi versi sarà storico, poiché darà vita
ad un movimento di apertura verso la società e il territorio comunale di cui
saranno protagoniste le associazioni di volontariato, che, con il loro apporto
decisivo, daranno risposte ad una comunità, sempre più, spaurita, sempre più,
traballante.
Intanto, prendiamo atto che il
prossimo mese di settembre si avvierà, ufficialmente, nei locali di via Emilia,
il “Centro di ascolto” per soggetti e famiglie in stato di bisogno cui l’Associazione “Senza Barriere” darà il suo contributo in termini di collaboratori
volontari e di idee.