UNIFIL
Missione in Libano: Italiani a sostegno delle disabilità
di Redazione
Si è tenuta, presso le municipalità
di Rumaysh e di Ayta Ash Sha’B, nel sud del Libano, alla presenza del generale
di Brigata, Bruno Pisciotta, comandante del Sector West della missione UNIFIL, attualmente
su base Brigata Aosta con sede a Messina, la giornata conclusiva dei corsi di
nuoto a favore di bambini e ragazzi diversamente abili, che vivono nei villaggi
del settore sotto la responsabilità italiana. L’iniziativa è stata realizzata
nell’ambito dei progetti di Cooperazione Civile e Militare del contingente
italiano, dalle unità provenienti dal Multinational CIMIC Group di Motta di
Livenza, e portata a termine grazie alla sinergia e alla fattiva collaborazione
con le autorità delle citate municipalità, attraverso la protezione dell’infanzia
e l’aiuto ai genitori meno abbienti. Tale sostegno, condiviso tra l’operato
delle istituzioni, associazioni locali e quello dei caschi blu italiani, pone
in risalto quella sinergia necessaria che non deve mai mancare e che ha, come
scopo primario, il supporto alla popolazione, come previsto dalla risoluzione
1701 delle Nazioni Unite, e, quindi, il benessere delle persone, soprattutto
quelle più bisognose.
Il corso, grazie a esperti in
tecniche motorie per persone affette da patologie psico-motorie e specialisti
in salvamento in acqua dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri, ha avuto lo
scopo di fare familiarizzare i bambini con la dimensione acquatica, insegnando
loro il modo per muoversi in acqua, permettendo, quindi, di acquisire una nuova
fisicità, tale da permettere di conseguire nuove capacità, prima di tutto, in
termini di fiducia in se stessi. In tale ottica, sono stati coinvolti e
istruiti anche i genitori degli adolescenti, garantendo, così, continuità al
progetto, al fine di permettere gradualità e costanza nello sviluppo psico-fisico
degli interessati. Il legame fra la comunità locale e il contingente
internazionale della missione UNIFIL, e in particolare con il contingente
italiano, sta diventando, giorno dopo giorno, sempre più forte, sempre più
profondo. I Caschi Blu italiani continuano nella loro incessante opera di
sostegno alla popolazione locale tra concretezza dei progetti realizzati e la
necessità di ascoltare, costantemente, le autorità locali per la pianificazione
di fabbisogni e necessità future. Per gli organizzatori, il successo di questa
iniziativa è il risultato di un lavoro svolto in costante simbiosi tra militari
e istituzioni locali, frutto della sensibilità maturata in questi anni da
UNIFIL e dalla migliore società libanese.
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