MESSINA
Il Rotary Club Stretto di Messina presenta “Missione Kenya”
di Redazione
 Un’eccellenza
cittadina ha varcato i confini e si è imposta come una grande realtà in Africa.
Si tratta di “Missione Kenya”, progetto promosso dal Centro Cristiano Efraim di
Messina ONLUS e presentato al Rotary Club Stretto di Messina, che, presieduto
da Giuseppe Termini, ha accolto e dato voce ai protagonisti dell’iniziativa
umanitaria a Kasue, nel sud-est del Kenya. “Stanno
realizzando infrastrutture molto
importanti con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e ce ne
vorrebbero tanti come loro”, ha dichiarato
il presidente del club-service, introducendo la riunione voluta e moderata
dalla rotariana Mary Guerrera: “È un’iniziativa
che mi ha subito entusiasmato. Fornire gli strumenti alle popolazioni è l’essenza
di questa missione”.
Artefice
del progetto il reverendo Tindaro Smeraldi, presidente del Centro Cristiano
Efraim di Messina, che, spinto dalla parola e dall’esempio di Gesù, dedica la
sua vita ad aiutare il prossimo: “È il
mio desiderio, agiamo senza interesse personale, ma solo per gli altri”.
Una visione profondamente religiosa, priva di legami politici e sposata
totalmente da tutti i componenti. “È un’iniziativa
semplice, ma straordinaria. Abbiamo
mantenuto le nostre promesse”, ha dichiarato Umberto Silipigni, responsabile
del progetto di aiuti a Kasue. “Missione Kenya”, nata nel 2012, ha acquistato dieci
mila metri quadrati di terreno, adottato 81 bambini e costruito un pozzo per
portare acqua potabile, ma ha anche iniziato la costruzione di una clinica
(costo 20 mila euro) che sarà pronta ad agosto. Un’opera meritoria, ma
soprattutto trasparente: “Mostriamo
sempre ciò che facciamo”, ha sottolineato Silipigni, esaltando il grande
sostegno offerto da Messina, ma anche dai Rotary di Palermo e Marsiglia che
hanno donato le attrezzature per la nuova clinica, mentre il prossimo obiettivo
è la costruzione di un orfanotrofio: una nuova struttura (60 mila euro) che
dovrebbe essere realizzata entro agosto 2020.
Attivamente
coinvolto anche il chirurgo Leone Albanese, responsabile sanitario del progetto
e socio del Rotary Club Palermo Mediterraneo, da tre anni vicino alla Missione:
“È più di una clinica, è un poliambulatorio che permetterà di rendere la
popolazione indipendente a livello sanitario”. Una vera e propria struttura
d’avanguardia in un paese come il Kenya che deve fare i conti con varie
malattie legate alla malnutrizione. “I
grossi centri sono distanti, le cure costano e la clinica – ha concluso il
dott. Albanese – darà una grande mano
alla popolazione”. Entusiasta Felice Biondo, socio fondatore del Centro
Efraim, “innamorato di un popolo che mi
ha dato tanto”, ha affermato concentrandosi sullo spirito di Missione
Kenya: “È amore e sacrificio. L’obiettivo
è dare dignità alle famiglie e renderle autonome. Sono orgoglioso di far parte
di questa missione e Messina, ultima in tutte le classifiche, è prima nel
sociale”. Un progetto che non si ferma qui e punta anche a costruire una
scuola e contribuire all’istruzione della popolazione di Kasue. Dallo Stretto
all’Africa per fare del bene, per aiutare e lasciare un segno concreto. “Missione
Kenya” è diventata un punto di riferimento per chi vive in condizioni
svantaggiate: “Sono messinesi e fiore all’occhiello
della nostra città che – ha concluso il presidente del club-service,
Giuseppe Termini – riesce a produrre
qualcosa della quale essere
orgogliosi”.
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