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 venerdì 14 giugno 2019

MESSINA

Dino Smedile è il nuovo responsabile del CnAMC di CittadinanzAttiva di Messina

di Giuseppe Pracanica


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Il CnAMC (Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici e rari) di CittadinanzAttiva Messina ha preso atto che è necessario, con uno sforzo comune, che il coordinamento riprenda il suo effettivo ruolo, che è quello di rappresentare le istanze delle fasce più deboli di cittadini, in maniera autonoma e senza accettare condizionamenti di sorta, per cui deciso di affidarlo ad una persona particolarmente motivata: Dino Smedile (347.6951101) con la collaborazione di Michele Alvaro (349.6951101) che assumerà la responsabilità dell’Area Disabilità. Diceva il nostro indimenticabile Vernaci. “Non è necessario fare rivoluzioni, non ci vogliono anni, mesi, non ci vogliono né esperti, né professionisti del settore, per programmare e avere servizi sociali idonei per una Città come Messina. Ci vuole solo ‘amore’ e cuore verso i minori, verso gli anziani, i disabili, i cittadini più emarginati e più bisognosi. Se manca questo, manca tutto”.

Se si riuscirà a mettere al centro dei servizi sociali il bisogno, allora tutto diverrà più facile. Ovviamente, questo non deve rimanere solo uno sterile slogan, ma dobbiamo cercare di renderlo effettivo, pertanto, è necessario che il CdA della ‘Messina Social City’ e l’Amministrazione attiva, nel presente caso l’assessore ai servizi sociali, con cui cercheremo di confrontarci il prima possibile, ci garantiscano che i dipendenti uffici sono in grado di programmare e gestire efficaci programmi di lotta alla povertà e di inclusione sociale e siano, soprattutto in grado di controllare la qualità del servizio reso ai cittadini. Vogliamo che i cittadini non solo ‘siano’, ma ‘si sentano’ al centro dell’attenzione della struttura pubblica, gli unici ed effettivi beneficiari della prestazione svolgendo un ruolo attivo all’interno del Progetto Assistenziale Individualizzato, di cui, comunque, la Pubblica Amministrazione resta pur sempre garante. Proprio in questo modo, diventa finalmente consapevole del valore economico della prestazione che riceve, sa esattamente quanto la sua Amministrazione spende per prendersi cura lui. Ci auguriamo che anche i prestatori d’opera puntino sulla qualità delle prestazioni rese al Cittadino, infatti è solo migliorandone la qualità, che si rafforza il rapporto di gradimento e di fiducia. Tuttavia, senza polemica, alcuni paletti vanno posti.

Diceva ancora il nostro VernaciLa locuzione SERVIZI SOCIALI indica l’insieme e le attività dei servizi di un Comune preposte alla tutela sociale delle fasce più in difficoltà della popolazione. Offrire servizi alla persona è misura della civiltà di una Città e rappresenta un preciso dovere di ogni Amministrazione civica, degna di tal nome, che desideri tutelare la dignità del Cittadino, oltre che il mantenimento della coesione sociale intorno ai principi della solidarietà e della sussidiarietà. La qualità e la gestione dei Servizi Sociali rappresentano il più chiaro biglietto da visita del Comune che li eroga”.


 


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