MESSINA
Dino Smedile è il nuovo responsabile del CnAMC di CittadinanzAttiva di Messina
di Giuseppe Pracanica
Il CnAMC (Coordinamento nazionale
delle Associazioni dei Malati Cronici e rari) di CittadinanzAttiva Messina ha
preso atto che è necessario, con uno sforzo comune, che il coordinamento
riprenda il suo effettivo ruolo, che è quello di rappresentare le istanze delle
fasce più deboli di cittadini, in maniera autonoma e senza accettare
condizionamenti di sorta, per cui deciso di affidarlo ad una persona
particolarmente motivata: Dino Smedile (347.6951101) con la collaborazione di
Michele Alvaro (349.6951101) che assumerà la responsabilità dell’Area
Disabilità. Diceva il nostro indimenticabile Vernaci. “Non è necessario fare rivoluzioni, non ci vogliono anni, mesi, non ci
vogliono né esperti, né professionisti del settore, per programmare e avere
servizi sociali idonei per una Città come Messina. Ci vuole solo ‘amore’ e
cuore verso i minori, verso gli anziani, i disabili, i cittadini più emarginati
e più bisognosi. Se manca questo, manca tutto”.
Se si riuscirà a mettere al centro
dei servizi sociali il bisogno, allora tutto diverrà più facile. Ovviamente,
questo non deve rimanere solo uno sterile slogan, ma dobbiamo cercare di
renderlo effettivo, pertanto, è necessario che il CdA della ‘Messina Social
City’ e l’Amministrazione attiva, nel presente caso l’assessore ai servizi
sociali, con cui cercheremo di confrontarci il prima possibile, ci garantiscano
che i dipendenti uffici sono in grado di programmare e gestire efficaci
programmi di lotta alla povertà e di inclusione sociale e siano, soprattutto in
grado di controllare la qualità del servizio reso ai cittadini. Vogliamo che i
cittadini non solo ‘siano’, ma ‘si sentano’ al centro dell’attenzione della
struttura pubblica, gli unici ed effettivi beneficiari della prestazione
svolgendo un ruolo attivo all’interno del Progetto Assistenziale
Individualizzato, di cui, comunque, la Pubblica Amministrazione resta pur
sempre garante. Proprio in questo modo, diventa finalmente consapevole del
valore economico della prestazione che riceve, sa esattamente quanto la sua
Amministrazione spende per prendersi cura lui. Ci auguriamo che anche i
prestatori d’opera puntino sulla qualità delle prestazioni rese al Cittadino,
infatti è solo migliorandone la qualità, che si rafforza il rapporto di
gradimento e di fiducia. Tuttavia, senza polemica, alcuni paletti vanno posti. Diceva ancora il nostro Vernaci “La
locuzione SERVIZI SOCIALI indica l’insieme e le attività dei servizi di un
Comune preposte alla tutela sociale delle fasce più in difficoltà della
popolazione. Offrire servizi alla persona è misura della civiltà di una Città e
rappresenta un preciso dovere di ogni Amministrazione civica, degna di tal
nome, che desideri tutelare la dignità del Cittadino, oltre che il mantenimento
della coesione sociale intorno ai principi della solidarietà e della
sussidiarietà. La qualità e la gestione dei Servizi Sociali rappresentano il
più chiaro biglietto da visita del Comune che li eroga”.
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