AULA MAGNA
Messina – Umana fraternità col turismo religioso
di Redazione
Un Turismo fatto fraternità: nell’Aula
Magna del Rettorato dell’Università di Messina, un coinvolgente evento ha
consegnato al folto pubblico convenuto una visione affascinante, autenticamente
umana e cristiana, del Turismo Religioso. Centrale nel convegno la relazione di
don Jonathan De Marco: il giovane, brillante, responsabile nazionale del
neo-istituito ufficio vaticano per la Pastorale Turistica ha auspicato che si
possa, oggi e sempre nel futuro, fare vie di pace e fraternità le vie percorse
dai visitatori, seguendo quale stella polare l’amore, l’universalità, il
dialogo tra le fedi. Allora il turista è ‘ospite’, è ‘fratello’ che viene da lontano,
non presenza da allettare e sfruttare nella macchina dell’economia. Anzi, la
macchina stessa si trasforma, mettendo il profitto in secondo piano a favore
dell’accoglienza. Ed ancora don Jonathan ha auspicato che, in un momento tanto
doloroso della sua storia, il Mediterraneo, il ‘Mare Nostrum’, riesca a tenere
viva la coscienza che i popoli diversi che s’incontrano sulle sue sponde,
tutti, sono di una ‘razza’ unica e sola, quella umana.
Hanno introdotto la relazione del p.
De Marco le voci di benvenuto della Chiesa locale e dell’Università, espresse
dal prof. Montanini, pro-rettore al territorio, da don Roberto Romeo, direttore
della Scuola Teologica di Base, e dall’autorevole e cordiale presenza del
Vescovo Ausiliare, mons. Cesare Di Pietro, sempre attento alla vita culturale
dell’Arcidiocesi: in prospettiva diversa, ma convergente, ne è stata
sottolineata la tradizione multiculturale della Sicilia e della provincia
messinese, che nelle complesse tradizioni religiose custodisce un’eredità
trimillenaria di saperi e di fedi, strumento, per la nostra gente tenace e
mite, di accoglienza, inclusione, amicizia. E, poi, gli interventi programmati,
portatori di punti di vista complementari e necessari a servizio di un Turismo
sostenibile: quello del prof. Rende, giurista, di don Francesco Broccio,
responsabile della Pastorale Turistica nell’Arcidiocesi messinese, quello della
prof. Bernadette Lo Bianco, presidente regionale di “Sicilia, Turismo per tutti”.
A conclusione, l’intervento del prof.
Filippo Grasso, prorettore al Turismo nell’Ateneo di Messina, che
infaticabilmente si spende in iniziative di vasta risonanza di pubblico e di
alto profilo scientifico, per promuovere e valorizzare un patrimonio culturale,
che, nella lingua come nell’architettura, nel panorama come nei mestieri, nei
manufatti come nella gastronomia, merita di essere riconosciuto e valorizzato
nella sua autenticità euro-mediterranea. Grasso ha esortato a modernizzare il
sistema turistico, procurando però che non si perda, che anzi si riaffermi
energicamente, la cifra umana e cristiana dell’incontrarsi, conoscersi,
riconoscersi, sulle sponde del ‘grande lago’.
A tal proposito, richiama l’attenzione
sul Master in “Civiltà e Turismo Religioso” offerto dall’Università di Messina,
il cui piano formativo è stato premiato dalla Regione Sicilia con l’inserimento
nel catalogo delle iniziative di formazione in apprendistato (si veda il link: https://www.unime.it/it/node/115811)
bella occasione per giovani e aziende di arricchimento culturale e dinamismo
economico. Un dato, questo, rilevato anche nel messaggio di saluto (letto in
apertura dei lavori da don Roberto Romeo) del prof. Francesco La Torre,
prorettore alla Didattica dell’UniMe, membro con lo stesso prof. Grasso e altri
docenti di fama del Comitato Scientifico, e co-autore di un progetto originale
e innovativo, inteso a formare professionisti di un Turismo ‘economicamente
corretto’ e a misura d’uomo, in altre parole, di un Turismo promotore di
civiltà.
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