MESSINA
Messina – Convegno a Palazzo Zanca su “Disagio: inclusione sociale lavoro”
di Redazione
Si
è tenuto, a Palazzo Zanca, il convegno sul tema “Disagio: Inclusione Sociale
Lavoro”, organizzato dal Comitato italiano per il reinserimento sociale (Cirs ONLUS).
All’incontro, presente il sindaco Cateno De Luca, hanno partecipato il
sottosegretario alla Famiglia, con delega alla Disabilità, Vincenzo Zoccano, l’assessore
regionale alla Funzione Pubblica, Bernadette Grasso, il deputato nazionale,
Angela Raffa, il prefetto di Messina, Carmela Librizzi, il questore Mario
Finocchiaro, l’assessore comunale alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore,
la presidente nazionale del CIRS, Maria Celeste Celi, il vicepresidente CIRS,
Messina Aura Notarianni, i presidenti del CIRS Firenze e Catania, Stefania
Fuscagni e Giovanna Radice, e rappresentanti delle autorità civili e militari.
Le tematiche del disagio e della disabilità sono state analizzate in una
dialettica tra politica, professionisti del settore e il mondo associativo con
l’obiettivo di instaurare un dialogo costruttivo con il governo nazionale e
regionale al fine di approfondire le problematiche del settore.
In
tal senso “Il concetto di inclusione
– ha detto il sindaco De Luca – implica
che le strategie e le azioni da
promuovere tendano a rimuovere quelle forme di esclusione sociale di cui le
persone disagiate soffrono nella loro
vita quotidiana, quali l’esclusione dal mondo del lavoro e una scarsa partecipazione alle attività sociali e di
tempo libero. Pertanto, è indispensabile promuovere condizioni di vita
dignitose e questo è, certamente, uno degli impegni primari che l’Amministrazione
comunale ha fissato sin dall’inizio del
mio mandato. Condizioni di vita dignitose significa prima di tutto vivere in un ambiente sano e vivere in
una casa. A tal fine, ci siamo assunti la responsabilità politica e stiamo procedendo nel nostro
obiettivo primario del risanamento per risolvere la vergognosa situazione delle
baracche a Messina che si trascina da ventotto anni; abbiamo rimodulato una
serie di programmi e cerchiamo quotidianamente insieme a tutte le
organizzazioni di volontariato, pur scontando quella che è una carenza
complessiva, di dare una frase di conforto affinché coloro che presentano difficoltà possano sentirsi parte di
comunità e di contesti relazionali dove
poter vedere riconosciuto il proprio ruolo e la propria identità”.
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