DIPARTITA
Messina perde “il suo grande bibliotecario” Giuseppe Salemi nel ricordo di Enzo Caruso
di Redazione
Messina
ha perso in questi giorni uno dei suoi figli che tanto ha dato al mondo della
cultura con il suo lavoro dedicato in tanti anni nelle biblioteche più
importanti della Città. All’età di 92 anni, Giuseppe Salemi, conosciuto nell’ambiente
intellettuale messinese per la sua spontanea disponibilità verso i ricercatori,
lascia un vuoto tra gli amici e tra gli studiosi. Nato a Patti il 26 luglio del
1927, all’età di 14 anni, nel 1941, era entrato come fattorino volontario
presso la Biblioteca Universitaria Statale, divenuta poi Regionale, della quale
diresse per un decennio l’Ufficio “prestito locale esterno ed internazionale”. Trasferito,
nel 1978, al Museo Regionale di Messina, si occupò di organizzare il patrimonio
bibliografico ereditato dalla Biblioteca del Museo Civico e di aprire al
pubblico, nel 1982, la costituita Biblioteca del Museo Regionale. Si deve a lui
l’organizzazione delle Biblioteche della Società di Storia Patria, dell’Istituto
Salvemini, della Clinica Ostetrica e della Clinica Pediatrica del Policlinico e
della schedatura, presso il Gabinetto di Lettura, del patrimonio del Socio
prof. Enrico M. Camagna.
La
lucida memoria che lo ha accompagnato per tutta la vita gli ha consentito di
offrire preziose e corrette indicazioni bibliografiche a tutti gli studiosi di
Storia Patria che lo hanno consultato; ogni fascicolo, ogni volume, ogni
documento che con il suo scrupoloso lavoro aveva catalogato e ordinato,
rimaneva impresso nella sua mente in modo indelebile insieme allo scaffale o
alla carpetta nella quale lo aveva riposto. Personalmente, a lui devo la
preziosa traccia di alcuni documenti custoditi presso la Biblioteca del Museo
Regionale, da lui stesso catalogati e conservati, che mi consentirono anni
addietro di dare il via all’inedita ricerca che condusse alla pubblicazione del
primo libro sul coinvolgimento di Messina nella prima Guerra Mondiale. Le
lunghe chiacchierate telefoniche e nel suo studio, mi hanno svelato inedite e
affascinanti pagine di storia messinese, da lui vissute come testimone oculare,
con particolare riferimento all’ultimo conflitto bellico.
Suoi
sono numerosi saggi sulla Croce Rossa a Messina, su aneddoti e cerimonie
riferite al Ventennio, e suo è il prezioso volume documentale “Messina intorno
al D-day”, pubblicato dalla Società Messinese di Storia Patria, edizione
Rubettino. Il suo ultimo intervento in pubblico è stato durante il 110° Anniversario delle Infermiere
Volontarie della CRI, dove raccontò la sua testimonianza relativa all’Ospedale
della Croce Rossa allestito, durante la Seconda Guerra Mondiale, presso l’Istituto
Cristo Re.
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