MESSINA
CittadinzAttiva Messina – “Salvacolline”, chiarimenti dell’Amministrazione comunale
di Redazione
CittadinanzAttiva
apprende con soddisfazione che l’Amministrazione comunale, per iniziativa del
vicesindaco e assessore all’urbanistica, Salvatore Mondello, ha, ufficialmente,
preso posizione, con nota del 3 gennaio indirizzata al dirigente del
Dipartimento, ing. Cardia, per il ritiro della cosiddetta Variante di
salvaguardia. Mondello ha dichiarato: “La
Salvacolline non è rispondente all’indirizzo politico-amministrativo di questa
Amministrazione”. Noi aggiungiamo che non è rispondente neppure alle attese
della Città. CittadinanzAttiva ha più volte, in passato, manifestato la propria
contrarietà, chiedendo al Consiglio comunale di non adottare delibere che
comportassero trasferimenti indebiti di cubature, tali da creare squilibri sul
territorio, specie in presenza dell’attuale forte decremento demografico. Più
volte, l’Associazione ha segnalato che la Variante non sarebbe stata utile né a
impostare una giusta politica ambientale, né a promuovere una corretta visione
dello sviluppo. Dunque, il ritiro serve, intanto, a eliminare una fonte di
incertezza, permettendo di impostare un nuovo dibattito, finalizzato alla
redazione di uno strumento urbanistico nuovo, capace di unire alla scelta del “consumo
zero di nuovo suolo” i giusti indirizzi di sviluppo per orientare le attività
edili e le risorse finanziarie verso la riqualificazione e la messa in
sicurezza del territorio.
In
tal senso, la nostra Associazione intende essere partecipe mediante l’offerta
della propria disponibilità e assumendo anche in proprio le iniziative che
giudicherà necessarie. Occorre, infatti, accelerare, nel settore urbanistico,
le politiche di sviluppo, stante la necessità di riperimetrare la ZPS, con il
contemporaneo avvio delle fasi 2-3 del Piano di Gestione dei Monti Peloritani,
onde riportare tali strumenti in una logica positiva di tutela e qualificazione
della parte naturale e subnaturale del territorio, e di salvaguardia dell’equilibrio
idrogeologico, mediante l’intercettazione delle già esistenti risorse
comunitarie, destinate al contenimento dei dissesti e alla salvaguardia degli
habitat, nonché a incentivare le manutenzioni agrarie e forestali con opere di
ingegneria naturalistica e di ripristino delle forme tradizionali di
salvaguardia del territorio.
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