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 lunedì 7 gennaio 2019

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Messina. Mostra storico-iconografica: “Messina all’indomani del Terremoto del 1908. I Baraccamenti Militari degli Orti della Maddalena”

di Redazione


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Sarà inaugurata martedì 8 gennaio, alle ore 10.00, presso i locali del Dipartimento Militare di Medicina Legale (Ex-Ospedale Militare), dal direttore del DMML, col. Francesco Rizzo e dal prof. Enzo Caruso, direttore del Museo Storico di Forte Cavalli, la Mostra storico-iconografica: “Messina all’indomani del Terremoto del 1908. I Baraccamenti Militari degli Orti della Maddalena”, realizzati dal Genio Militare per l’acquartieramento dei 20.000 soldati mobilitati in soccorso delle popolazioni colpite dal tremendo sisma del 28 dicembre 1908. Una inedita pagina fotografica che mette in evidenza gli splendidi Chalet (comunemente, chiamati baraccamenti) realizzati nell’area compresa tra le Vie degli Orti, Santa Cecilia, Santa Marta e il Torrente Zaera, oggi Viale Europa, nell’area ove oggi è ubicata la sede del 5° Reggimento e dell’Ex-Ospedale Militare. L’inaugurazione sarà preceduta da una introduzione storica, curata del prof. Vincenzo Caruso, direttore del Museo di Forte Cavalli, autore della ricerca e curatore della mostra.

Note Storiche:

La mobilitazione di oltre 20.000 uomini dell’Esercito in soccorso delle popolazioni vittime del terremoto Messano-Calabro del 28 dicembre 1908, rappresenta il primo intervento di Protezione Civile strutturata, avvenuto in Italia dalla sua Unificazione. Sin dal gennaio del 1909, il Comando di Stato Maggiore dell’Esercito diffuse ordini operativi per mobilitare gran parte delle unità militari presenti sul territorio nazionale, in soccorso delle popolazioni terremotate. Complessivamente, furono mobilitati 55 reggimenti di Fanteria, il 1° Reggimento Granatieri, 4 Reggimenti di Bersaglieri, 7 Reggimenti di Alpini, 3 di Artiglieria, 5 del Genio oltre all’intera Brigata Ferrovieri. Le Brigate Brescia, Messina, Livorno, Aosta, Napoli, Torino, Venezia, Verona, Salerno, Regina, Cremona, Pisa, Pistoia, Bologna, Ferrara, Parma, Sicilia, Ancona, Roma, Basilicata, Granatieri di Sardegna, Bergamo e i Reggimenti del Genio, degli Artiglieri e degli Alpini, si avvicendarono, alternandosi, per prestare il loro servizio nelle zone colpite dal sisma. A questi raggruppamenti, si unirono consistenti reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che, oltre a collaborare nell’azione di soccorso, si distinsero anche nell’assolvimento dei loro compiti istituzionali.


 


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