FORMAZIONE GIORNALISTI
Messina – UCSI e ODG Sicilia: Comunicare il fatto storico: Bonaventura Secusio “Cronista di Pace”
di Redazione
Mons.
Cesare Di Pietro, vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi metropolitana di Messina,
Lipari e Santa Lucia del Mela, nel suo intervento iniziale durante il seminario
dedicato alla formazione dei Giornalisti, svoltosi nel salone delle Bandiere di
Palazzo Zanca sede del Comune di Messina, ha ricordato l’impegno Pastorale di
Bonaventura Secusio a quattrocento anni dalla sua morte: ministro generale dell’Ordine
dei Minori Osservanti, patriarca di Costantinopoli, vescovo di Caltagirone e Patti,
arcivescovo di Messina e Catania. Mons. Di Pietro ha definito la figura di
Bonaventura Secusio, arcivescovo di Messina dal 1605 al 1609 “Uomo di pace e di grande apertura mentale,
europeista, diplomatico di spessore al servizio di papa Clemente VIII, che ha
lasciato a Messina un segno indelebile del suo passaggio”.
L’evento
formativo è stato organizzato dall’UCSI Sicilia, Unione Cattolica Stampa
Italiana, in sinergia con l’ODG Sicilia, Ordine dei Giornalisti di Sicilia, e
dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Da ricordare la
partecipazione esterna dei Licei, “Bonaventura Secusio” di Caltagirone e “Don
Bosco” di Messina. Domenico Interdonato, presidente UCSI Sicilia e moderatore
dell’evento, ha ricordato l’attenzione che l’UCSI Sicilia ha verso i giovani e
la loro formazione, inoltre, ha ricordato i prossimi due impegni culturali che
si svolgeranno a Messina il 18, con un seminario sulla “Grande Guerra” e a
Lentini il 21 dicembre, con la presentazione del libro “Un morto ogni tanto” di
Paolo Borrometi. In conclusione, ha portato i saluti di Santino Franchina, consigliere
Nazionale dell’ODG e del presidente UCSI di Messina, prof. Angelo Sindoni,
assenti entrambi per impegni istituzionali.
Don
Paolo Buttiglieri, consulente ecclesiastico dell’UCSI Sicilia, ha ricordato
Secusio, cronista di pace, diplomatico siciliano tra guerre di religione e
impegno pastorale: “l’arcivescovo Secusio
di origini calatine, costruttore e
cronista di pace, diplomatico abile a gestire i rapporti in tempi di crisi,
ha scritto la pace di Vervins nel 1598.
Secusio è stato un giornalista di pace che ha saputo incidere nella formazione della coscienza della
società e nella qualità dell’informazione”. Il prof. Marco Grassi,
giornalista e profondo conoscitore delle realtà diocesane messinesi, nel suo
intervento, ha mostrato la Messina di inizio 1600 e ricordato il Secusio arcivescovo,
amico e sostenitore della Corona spagnola. Secusio, accolto in pompa magna dai senatori
messinesi, dovette lasciare Messina nel 1609, dopo quasi 5 anni, per le sue idee
conservatrici, allora in contrasto con il Senato messinese, e diventare arcivescovo
della meno importante diocesi di Catania.
La
lungimirante azione dell’arcivescovo Secusio è stata evidenziata dall’intervento
dell’arch. Nino Principato, cultore di storia patria, scrittore e profondo
conoscitore di quel periodo storico, in cui Messina incontra Michelangelo
Merisi, detto il Caravaggio. Caravaggio resta a Messina grazie alla protezione
data dell’arcivescovo Secusio, il quale gli permise di realizzare le sue opere
più importanti, che tutti noi possiamo vedere e goderne l’immensa bellezza,
ancora oggi, perché esposte nel Museo Regionale. Al seminario, hanno
partecipato trenta giornalisti e venti studenti del Liceo “Don Bosco” di
Messina partecipanti al progetto “Alternanza Scuola Lavoro”, accompagnati dal
tutor, prof. Nicola Antonazzo.
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