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 mercoledì 18 aprile 2012

QUARTIERI NEWS

BADIAZZA: UNA RISORSA DA RIVALUTARE

di Giovanni Tomasello


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Alcuni giorni fa mi sono recato, dopo esser stato sollecitato da un mio carissimo amico, il consigliere del V quartiere Aldo La Bruna, al torrente Badiazza, dove, da alcuni mesi, sono ricominciati i lavori di regimentazione dell’alveo, con sagomatura e protezione dell’abitato. Lungo il percorso, però, ci accorgiamo dello stato dei lavori che, vanno molto a rilento e la prova ci viene confermata dai pochi operai che sono all’opera. Già, s’inizia a capire che il torrente sarà tagliato in due da, altrettante, corsie di salita e, così, anche per la discesa.

Purtroppo, gli eventi alluvionali del 2011 hanno creato grossi danni ai lavori, fin qui, svolti dalla ditta incaricata.

Sulla sicurezza che, in questi giorni di maltempo, sta mettendo a dura prova le famiglie che abitano lungo il torrente, ne abbiamo discusso con il consigliere La Bruna, il quale ci riferisce che “il torrente Badiazza è uno di quelli, maggiormente, a rischio idrogeologico presenti a Messina, per cui, appare opportuno che la ditta, che sta effettuando i lavori, li termini nel minor tempo possibile. I lavori, ricominciati da circa sei mesi, sono stati interrotti per diverso tempo lo scorso anno, poiché, mancava un’ulteriore tranche di finanziamenti non erogata. In quel periodo, peraltro, l’1 marzo e il 22 giugno 2011, due fenomeni alluvionali hanno provocato non pochi danni ai lavori, già, effettuati. In quel momento la ditta non era presente, anche, se le ruspe sono intervenute, ugualmente, per cercare di mitigare i danni provocati. Naturalmente, questo ha comportato un aggravio di costi per il completamento dell’opera. La zona si presenta in tutta la sua bellezza, quella che non tutti conoscono, e merita di essere valorizzata. Il monumento di maggiore pregio rimane l’abbazia Santa Maria La Valle, ma lungo il torrente insistono la chiesa di Sant’Andrea, un lavatoio comunale rimesso in sesto nel 2002, anche, se al momento non versa in buone condizioni. Troviamo un portale del 1600. Per cui, è questa una zona di forte attrazione turistica, a condizione che la strada arginale venga messa in sicurezza.

Sullo stato dell’opera tempo fa ho inoltrato un’interrogazione al presidente della V circoscrizione, chiedendo di invitare in consiglio il direttore dei lavori, per meglio capire il metodo di lavoro che stanno utilizzando, perché, a quanto pare, a detta degli stessi residenti, hanno iniziato dalla parte alta, successivamente, hanno sospeso per cominciare dalla parte mediana e, quindi, sono andati giù, senza completare quanto iniziato. Il mio era un invito costruttivo per capire come stanno procedendo i lavori. Lungo il torrente Badiazza abitano circa 100 famiglie, ivi, esiste, anche, una scuola elementare, con tutte le conseguenze che possono sorgere in caso di eventi alluvionali”.

Ci siamo accorti di quella scalinata in ferro che funge da “uscita di sicurezza” per gli alunni della scuola succitata, in caso di gravi fenomeni atmosferici.

Ma non crede che la stessa possa essere un pericolo in caso di fuga?

La protezione civile, qualche tempo fa, ha effettuato una simulazione coinvolgendo tutti gli alunni della scuola elementare. Sembra che non esistano problemi di rilievo. Volevo aggiungere, dal momento che sono coordinatore della commissione che si occupa, tra l’altro, di pubblica istruzione, che la Badiazza, così, come altre scuole, ha avuto un problema riguardo la mancata potatura e scerbatura di vegetazione presente all’esterno del plesso scolastico. Sembra che il problema sia collegato ad un regolamento che prevede che gli interventi devono essere effettuati con fondi propri dalle direzioni didattiche. Ma le scuole rispondono che deve essere il comune a intervenire. Per cui.. il rimpallo di competenze continua”.

L’assessorato alle infrastrutture del comune è mai intervenuto a sollecitare la conclusione dei lavori?

L’assessore competente è intervenuto là dove si era riscontrata l’emergenza, mandando, anche, ruspe del comune. Ma, adesso, è la ditta incaricata che sta continuando i lavori”.

Poi lancia una proposta: “probabilmente, nell’ambito di questa legislatura non si potrà realizzare. Se i lavori fossero proseguiti, con maggiore celerità, sarebbe stato molto bello organizzare un concerto natalizio in questa chiesa di Santa Maria La Valle, per la fine dell’anno in corso, anche, per dimostrare che l’opera è stata completata e festeggiare in tal modo l’evento”.

A conclusione del nostro incontro il consigliere La Bruna c’informa di una situazione venutasi a creare lungo l’argine del torrente. “A detta dei residenti, sembrerebbe che la ditta abbia posato il nuovo collettore fognario, direttamente, sul terreno senza una basetta di cemento, ma io non sono tecnico e non posso pronunciarmi a tal riguardo. Sembra, ancora, che la spalletta del torrente, situata a lato di questo collettore fognario, visto che il lavoro è stato fatto, successivamente, si sia rotta, allorché la ditta è entrata nel terreno con le ruspe provocando, così, una caduta del muretto d’argine, spazzando via le pietre dal gabbione di protezione. Quindi, ci troviamo di fronte e, sempre, a detta dei residenti, ad un argine mezzo rotto, collettore fognario posato e la terra a richiudere il tutto. Tutto questo se venisse, effettivamente, appurato, comporterebbe, in caso di pioggia, un disastro”.

Vorrei aggiungere che il tempo che stiamo avendo in questi giorni sta rallentando la realizzazione dei lavori e con questo crediamo sia compito del comune, ma, in particolare, dell’assessorato competente, essere solleciti, affinché, l’opera termini prima della nuova stagione delle piogge. In fondo i costi, dall’inizio dell’opera (cioè, più di due anni fa), sono, notevolmente, ‘lievitati’ per i motivi suddetti, per cui, non vorremmo che questo ritardo si riversi sulle casse comunali di per sé asfittiche, soprattutto, adesso che il nostro sindaco ‘ha sforato’ il patto di stabilità finanziaria dando priorità agli svincoli autostradali dei viali Giostra e Annunziata. Speriamo, dunque, che, anche, la Badiazza, per il suo valore storico, nonché, artistico, venga attenzionata, così, come merita”.


 


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