mercoledì 21 novembre 2018
COLLEZIONE CARTOGRAFICA
Messina – Inaugurata la mostra cartografica “Tot homines, tot Siciliae”
di Redazione
È
stata inaugurata, presso la Sala dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti (nel
plesso del Rettorato), la mostra “Tot homines, tot Siciliae – La collezione
cartografica dell’Università di Messina”, promossa dall’Accademia Peloritana
dei Pericolanti e dall’Ateneo, curata dalla geografa, prof.ssa Corradina Polto.
I visitatori della mostra, che sarà aperta dal 21 al 30 novembre (lun.-ven. ore
9.00-13.00 e ore 15.00-17.00; sab. ore 9.30-13.00) potranno ammirare – per la
prima volta – le stampe, in possesso dell’Ateneo, che riproducono la Sicilia.
In particolare, le carte esposte sono provenienti dalla raccolta creata dall’ing.
Cesare Zipelli, uomo dalle grandi capacità professionali e notevoli doti
culturali, e si riferiscono a un ampio arco temporale (secc. XVI-XIX),
ripercorrendo, idealmente, le tappe più importanti della storia cartografica in
età moderna e contemporanea.
Al
taglio del nastro il rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, ha affiancato la
sig.ra Isabella Impellizieri, nipote dell’ing. Zipelli. “Si tratta indubbiamente – ha commentato il rettore – di una mostra cartografica di grande rilevanza e l’auspicio è quello di poter mettere
a disposizione appositi locali dell’Ateneo
per fare in modo che possa essere allestita e ammirata in maniera permanente.
Si potrebbe anche valutare la possibilità di far stampare un catalogo, da
donare a coloro i quali nel tempo faranno
visita all’Università di Messina”. Nella
sua interezza, la mostra ripercorre istantanee temporali molto significative
che vanno dalla riscoperta e divulgazione a macchia d’olio della Geografia di
Tolomeo all’evoluzione delle acquisizioni scientifiche che consentirono l’elaborazione
di carte geografiche sempre più corrette, come la fioritura di Atlanti, di
Isolari, di “Teatri di città”. La ricchezza della storia cartografica siciliana
si spiega, inoltre, alla luce del ruolo strategico di equilibrio, fra forze
contrapposte, assunto dall’isola per la sua posizione centrale nel
mediterraneo. Difatti, le vicende che l’hanno segnata sono state il riflesso di
quelle europee, per cui è stata teatro ora dell’affermazione ora del declino
dei gruppi umani che nel tempo si sono mossi alla sua conquista.
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