mercoledì 21 novembre 2018
CAMERA DI COMMERCIO
Messina – Concluso il “Festival della Crescita”: tra i protagonisti l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura
di Redazione
Si
è chiuso domenica, nel Salone della Borsa della Camera di Commercio di Messina,
il “Festival della crescita”, un’iniziativa di Future Concept Lab e
Confcommercio patrocinata e sostenuta dall’Istituto Nazionale di
Bioarchitettura. Prima tappa di un Tour per il Mediterraneo, il Festival ha
dato voce e visibilità alla memoria del presente, alla capacità di osservazione
e meditazione che parte dalla vita quotidiana e dalla straordinaria capacità
mediterranea di sopravvivere a se stessa, di garantire una qualità dell’esperienza
che affonda implicitamente le radici nel proprio passato, reagendo nello stesso
tempo agli eventi del presente. In tanti hanno raccontato le loro storie
positive: impresa, creatività, commercio, educazione, territorio e comunità: in
questi tre giorni, sono stati tantissimi gli spunti per il loro rilancio. L’Istituto
Nazionale di Bioarchitettura ha ragionato sul tema della sostenibilità
ambientale.
“La crescita della nostra società – ha
sottolineato il presidente, Anna Carulli – dovrebbe
essere legata all’informazione e alla
formazione degli operatori sui temi dell’abitare sano, della riqualificazione
del territorio e della riconversione
ecologica dei vari settori in una visione olistica. Verso un atteggiamento ecologicamente corretto nei
confronti dell’ecosistema ambientale e la sua tutela, in una visione più ampia,
caratterizzata da un utilizzo razionale e ottimale delle risorse. Alla conciliazione e integrazione delle attività
e dei comportamenti umani con le preesistenze ambientali e i fenomeni naturali. Ciò al fine di
realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura. Le questioni ambientali, i
cambiamenti climatici, non sono estranei alle diverse sfaccettature della società e della sua crescita, ma
rappresentano un driver essenziale della soddisfazione che ognuno di noi percepisce del proprio vivere
e nel proprio ambiente. Attraverso una rigenerazione urbana, recupero e riuso del nostro territorio in maniera organica, per
poter valorizzare le nostre zone degradate. E lo sviluppo sostenibile, diventa
quindi, l’indicatori essenziale della felicità umana, anche in termini quantitativi, studiando le relazioni tra indici dello
sviluppo sostenibile. Quindi, gli obiettivi
dello sviluppo sostenibile, così come i concetti olistici associati a questo
traguardo, non sono riferiti solo al reddito o economia circolare, ma, altresì,
a nuove economie che tengano conto della
qualità di vita dell’uomo e alle sue relazioni, attraverso una svolta ecosostenibile
ormai necessaria”.
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