E sempre monsignor Di Pietro ha avuto parole di apprezzamento “per tutti coloro che hanno collaborato con il cav. Domenico Irrera per portare a compimento un lavoro non certo facile”. Infatti, la Cappella, edificata nel 1921 dall’Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini, una delle più antiche della nostra Città, è sottoposta a vincolo, visto anche il pregio architettonico che la caratterizza. I lavori sono stati eseguiti con competenza e dovizie di particolari da varie maestranze che hanno obbedito a precise prescrizioni dettate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali; hanno recuperato l’antica facciata, hanno ricollocato quelle parti di altare che si sono salvate dall’incuria completandolo delle parti mancanti con marmi nuovi antichizzati e riportandolo così all’antico splendore, hanno rispettato la memoria dei confrati ivi sepolti conservandone i resti mortali all’interno della stessa Cappella.

Molti i presenti che hanno partecipato alla benedizione; sono quei confrati che oggi hanno ricostituito l’Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini, rinata sempre grazie all’impegno del cav. Domenico Irrera. La ricostituita Arciconfraternita, che ha in monsignor Mario Di Pietro il proprio Assistente Ecclesiastico, annovera eredi dei vecchi confrati e nuovi associati che si sono ben volentieri stretti attorno al proprio Assistente, per partecipare a un momento pieno di intenso significato quale è la rinascita appunto della Cappella e la ricostituzione di una delle più prestigiose Confraternite della nostra Città.