È
stato il prestigioso ‘Teatro Dal Verme’ di Milano il 20 ottobre u. s. a fare da
cornice alla seconda edizione lombarda del ‘Festival internazionale orchestre a
plettro’. Fin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1872, questo Teatro è stato
punto di riferimento per la vita culturale della Città di Milano divenendo l’eccezionale
palcoscenico per la prima rappresentazione di opere come ‘Le Villi’ del giovane
Giacomo Puccini (31 maggio 1894) e ‘Pagliacci’ di Ruggero Leoncavallo (21
maggio 1892).A
dare vita all’evento, il cui incasso è stato in parte devoluto alla LILT (Lega
italiana per la lotta contro i tumori) a sostegno della Campagna Nastro Rosa
per la prevenzione dei tumori al seno, sono state ben tre orchestre a plettro
provenienti da Italia e Spagna: l’Orchestra a Plettro Città di Milano, fondata
nel 1960, l’Orchestra Ars Tunae di Barcellona fondata negli anni ’90, e l’Orchestra
a Plettro Città di Taormina, fondata agli inizi del 1900, che, con i suoi quasi
110 anni di storia, rappresenta una delle più antiche formazioni orchestrali
nell’ambito della musica a plettro in Italia.
I
più di 100 orchestrali che, per la prima volta, hanno suonato tutti insieme
diretti a rotazione dai direttori stabili delle tre orchestre, hanno dato vita
a uno spettacolo unico che ha incantato Milano. The Song of the Japanese Autumn
di Kuwahara è stato il brano diretto in modo magistrale dal taorminese Antonino
Pellitteri. Dal 2008, il maestro Antonino Pellitteri, diplomato in ‘Direzione d’Orchestra’
con lode e menzione d’onore presso il ‘Conservatorio V. Bellini’ di Palermo,
sotto la guida del maestro Carmelo Caruso, dirige l’Orchestra a Plettro Città
di Taormina. Durante il concerto sono state particolarmente apprezzate le interpretazioni
dei primi strumenti Emanuele Buzi (mandolino solista), Elisabetta Monaco (Liuto
cantabile) e Alfredo D’Urso (chitarra solista).“La storia dell’Orchestra a Plettro Città di
Taormina – dice il maestro Pellitteri – è
espressione dell’autentico amore per
la musica a plettro, nata nelle botteghe artigiane e diventata, grazie al desiderio di condivisione, patrimonio
musicale comune di molte famiglie taorminesi. Sarebbe impossibile nominare tutti gli uomini e le donne che in più di 100 anni
con entusiasmo e passione hanno
dedicato il proprio tempo e speso la propria vita per questa formazione
orchestrale, ma è prima di tutto a loro che va il merito del grande successo
della nostra orchestra. Personalmente, di questo meraviglioso successo milanese, conserverò la magia di un’esecuzione
realizzata da un unico grande
organico orchestrale composto da più di 100 musicisti”.
Oggi,
l’Orchestra a Plettro Città di Taormina sta attraversando un momento di
rinnovamento e grande entusiasmo dovuto a un’eccezionale stagione concertistica
di cui l’evento milanese è soltanto l’ultimo in ordine di tempo. Tra i più
importanti eventi che l’hanno vista protagonista quest’anno ricordiamo: la 64esima Edizione del Taormina Film Fest
realizzata dalla Società Videobank guidata dal general manager Lino Chiechio e
dall’amministratore unico Maria Guardia Pappalardo sotto la direzione artistica
di Gianvito Casadonte e Silvia Bizio; il concerto dedicato alla Sicilia nell’ambito
della programmazione ‘Autunno all’Odeon’, a cura della Fondazione Taormina Arte
Sicilia; il concerto tenuto in occasione della 30a Edizione del ‘Symposium on Fusion Technology’ (SOFT),
organizzato da ENEA che ha visto la partecipazione di oltre 1.000
rappresentanti della comunità scientifica, accademica e industriale provenienti
da 32 Paesi. Si ricordano, in ultimo, la partecipazione alla trasmissione ‘Sereno
Variabile’ di Osvaldo Bevilacqua trasmessa su RAI2 e le riprese per un servizio
di RAI International di prossima uscita.
Abbiamo
chiesto alla presidente Elisabetta Monaco cosa ha significato per l’Orchestra
partecipare a quest’importante evento milanese. “Per l’Orchestra – dice Elisabetta Monaco – questo concerto a Milano è
stato innanzitutto il riconoscimento del valore della nostra realtà nel panorama
della musica a plettro a livello europeo e internazionale. La trasferta a
Milano dell’Orchestra è stata accompagnata
dall’affetto e dal sostegno di molti taorminesi e dell’Amministrazione
comunale. È, quindi alla nostra Taormina che abbiamo voluto dedicare il primo
brano ‘Preludio e Siciliana’ tratto da
Cavalleria Rusticana di Mascagni con cui abbiamo aperto il concerto”. Con
la speranza che il “Festival internazionale delle orchestre a plettro”, nato a
Taormina nel 2011 in collaborazione con Taormina Arte, possa tornare presto a
casa e vedere in un futuro prossimo la sua IV
Edizione nella splendida cornice del nostro Teatro antico, l’Orchestra a
Plettro ci dà appuntamento al 1° gennaio 2019 per l’ormai tradizionale Concerto
di Capodanno organizzato dal Comune di Taormina.
“Per l’Orchestra – dice Elisabetta Monaco
– il concerto a Milano è stato un alto
riconoscimento del valore della
nostra realtà nel panorama della musica a plettro a livello europeo e
internazionale. A Milano, abbiamo
portato la più antica e autentica tradizione musicale taorminese. Ed è proprio
per custodire questa tradizione che l’Associazione
musicale taorminese anche quest’anno ha aperto le iscrizioni alla scuola di mandolino e chitarra finalizzata alla formazione
delle nuove generazioni e all’inserimento
di queste nell’organico dell’Orchestra”. “La nostra scuola di mandolino, aggiunge il maestro Antonino Pellitteri,
fonda le proprie radici negli anni Sessanta quando ad opera del maestro Cosimo
Aucello venne formata la prima generazione di mandolinisti taorminesi. Fin
dalla sua fondazione, la scuola di
mandolino e chitarra nasce con lo scopo di promuovere la conoscenza degli strumenti a plettro e di formare le
nuove generazioni di orchestrali. Nel corso di quasi 70 anni, la scuola di mandolino e chitarra dell’Orchestra
a Plettro Città di Taormina è stata punto di riferimento per quanti con
passione hanno desiderato avvicinarsi alla musica a plettro e al magnifico mondo dell’orchestra”.
La
scuola propone corsi propedeutici, corsi di base e corsi avanzati. I corsi si
svolgono da ottobre a giugno ed è prevista la partecipazione a lezioni di
esercitazioni orchestrali finalizzate all’inserimento nell’organico dell’orchestra.
Tra i docenti: Mauro Schembri ed Elisabetta Monaco per il mandolino, Alfredo D’Urso
e Yari Pavone per la chitarra.