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 venerdì 8 aprile 2011

“ISOLABELLA: UN GIARDINO CON L’ANIMA”

LE ISTITUZIONI SBATTONO SULLO SCOGLIO DELL’“ISOLABELLA”

di Domenico Interdonato


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Giorno 7 aprile, nell’aula consiliare del Comune di Taormina, si è svolto il convegno organizzato dal “Gardenclub Taormina”, presieduto dalla prof. Ilde Tomassetti, dal “Movimento Azzurro” e dall’“Associazione Umanesimo e Solidarietà”, con il patrocinio del comune di Taormina e della provincia regionale di Messina. Argomento del convegno: “Isolabella: un giardino con l’anima”.

Le istituzioni sbattono sullo scoglio dell’Isolabella. Dall’incontro è emersa la volontà di evitare lo scontro per portare a nuova vita il simbolo di Taormina.

Dopo i saluti del rag. Eugenio Raneri, presidente del consiglio comunale di Taormina e del dott. Mauro Passalacqua, sindaco di Taormina, il moderatore dell’incontro, dott. Giuseppe Pracanica, ha tenuto la relazione introduttiva con un excursus storico sulla riserva naturale dell’Isolabella.

Il primo simbolo di Taormina, oggi riserva naturale di proprietà della Regione, come sostiene Mauro Passalacqua, il sindaco di Taormina “è oggetto di mercificazione e, assieme al teatro greco-romano, subisce decisioni che vengono da lontano e senza nessun coordinamento con le istituzioni locali”.

La provincia regionale di Messina ha provveduto a diffidare la regione Sicilia per stoppare la recente concessione data ad una associazione etnea vicina all’ateneo catanese. L’avvocato Marcello Scurria, che ha avuto mandato a rappresentare la provincia regionale di Messina, nel suo intervento ha evidenziato “la mancanza di trasparenza negli atti prodotti dalla regione Sicilia” ed ha richiamato “l’urgente necessità di far vivere la riserva naturale dell’Isolabella, proponendo atti di evidenza pubblica, che diano trasparenza e non permettano facili allusioni”.

Dopo l’intervento dell’avv. Scurria si è aperto il dibattito con il pubblico presente in sala. Sono intervenuti l’ex assessore taorminese, Salvatore Lo Re, il presidente del Consorzio Ittico Taormina, Orazio La Torre e l’ex direttrice della Riserva, già membro del WWF, Anna Maria Scifo, apportando, con i loro interventi, un valido contributo al convegno. Ci sono stati picchi polemici e accorati appelli affinché si sblocchi l’empasse e si possa tornare a far visitare lo scoglio taorminese ai turisti, perché Isolabella non è della Regione, ma è patrimonio del mondo intero ed è un vero peccato non poterla offrire ai tanti, in tutta la sua naturale bellezza.

Oggi a causa della burocrazia l’Isolabella è ancora “l’isola che non c’è”. Non si possono percorrere i suoi sentieri e non si può sentire il profumo delle sue rare essenze floreali.

Purtroppo, ci si deve accontentare di vederla e poterla fotografare soltanto da lontano. Ma fino a quando tutto questo?


 


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