giovedì 20 settembre 2018
VERSANTE JONICO
La Festa della Montagna a Monte Kalfa con il Cai
di Redazione
La
“Festa della Montagna” si è svolta domenica 16 settembre a Monte Kalfa, nel
versante jonico dell’Appennino Peloritano, l’organizzazione è stata curata
dalla Sezione del Cai di Linguaglossa sottosezione di Taormina, con le
rappresentanze del Cai di Novara di Sicilia, Messina, Acireale, Giarre, la
partecipazione dei Gruppi Alpini di Messina e Linguaglossa, Scout, famiglie e
simpatizzanti. Il percorso di circa 7,5 km, è stato studiato da padre Giovanni
Lombardo, figura di spicco dell’escursionismo peloritano in collaborazione, con
Antonio Arrigo, presidente, e Antonio Formaggio, vicepresidente della
Sottosezione Cai di Taormina. Una domenica di festa in montagna nel centenario
della Grande Guerra, ricordando il passato per costruire un futuro di pace. lI
trekking ad anello si è sviluppato per circa 7,5 km, partito nei pressi di
Monte Kalfa a 1.000 s.l.m., attraverso sterrate e sentieri, ha permesso di
ammirare la parte montana della Valle del Ghiodàro, definita dallo scrittore
francese Roger Peyrefitte “Le vallon le plus joli du monde”.
Il
territorio della Valle, che significa “dono della terra”, fu abitato dai Greci,
dai Bizantini, dagli Arabi e dai Romani. Definita anche la Valle dei Santuari
Mariani, è un luogo di spiritualità che accoglie tre Santuari dedicati alla
Santissima Vergine: Santa Maria della Libera a Melìa, la Madonna della Catena a
Mongiuffi e la Madonna dell’Aiuto a Roccafiorita, proprio sulla vetta di Monte
Kalfa. Durante la camminata, si sono attraversati tratti coperti da bosco di
castagno, roverella e altri interessati dal pascolo e da antichi terrazzamenti
un tempo coltivati. Numerose le abitazioni rurali, ormai abbandonate, costruite
in pietra, caratteristici anche gli ovili con recinto in pietra, formanti un
tutt’uno con le casette. Magnifiche le vedute di Monte Kalfa, Monte Veneretta
sopra Taormina, Montagna Grande, la cima più alta dei Peloritani (1374m),
nonché la Val d’Agrò con i numerosi borghi e l’antica Abbazia Basiliana dei SS.
Pietro e Paolo.
Alla
conclusione, i partecipanti si sono dati appuntamento nella Chiesa della
Madonna dell’Aiuto, costruita nel 1950 dai reduci del secondo conflitto
mondiale, dove si è svolta la Santa Messa domenicale officiata da padre
Giovanni Lombardo. Dopo la funzione religiosa, sono stati ricordati i caduti di
tutte le guerre con la lettura della preghiera dell’Alpino e la preghiera della
Montagna, ai caduti sono stati resi gli onori con il silenzio e i canti “Signora
delle Cime” e “Chi Ama la Montagna”. La splendida giornata di fine estate
dedicata alla Montagna si è conclusa con i ringraziamenti fatti a tutti i
partecipanti da parte dei dirigenti dal Cai, Antonio Arrigo presidente, e
Antonio Formaggio, vicepresidente, e, a seguire, le foto di rito dei partecipanti
con i gagliardetti e i vessilli sezionali.
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