martedì 11 settembre 2018
QUANDO SI PERDE LA FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI
Parte Mariella dalla Calabria per il nord, domani sarà la volta di Antonio, Marco, Alessandra e Valerio dalla Sicilia…
di Domenica Timpano
Quando
si perde la fiducia nelle istituzioni, quando strateghi continuano a manovrare
cervelli e non si accorgono del disgusto che provocano, della rabbia, della
nausea che sale, del dolore della gente per non avere ricevuto il
riconoscimento della propria intelligenza, né il rispetto per la sensibilità e
la dignità, muore la società civile. Quando il gioco sporco continua, quando l’ipocrisia,
la disonestà e il cinismo toccano il fondo, lo sfascio è vicino. Quando di una
città, di un paese, di un villaggio, restano solo gli scheletri, le ossa nude
spolpate dai ricchi, che vogliono diventare straricchi, quando la disaffezione
per i sistemi operativi pubblici aumenta e gli scandali e la corruzione
annientano il cittadino che non trova risorse, né risposte alle proprie
esigenze, anche a livello di microstrutture, si è alla fine. Quando manca il
dialogo con i giovani, quando la cultura non promuove valori, quando l’orgoglio
di essere figlio di una città viene calpestato e si è costretti ad emigrare,
non c’è più storia. Sono più di 100mila i giovani che lasciano il Sud.
Oggi,
parte Mariella dalla Calabria per il nord, domani sarà la volta di Antonio,
Marco, Alessandra e Valerio dalla Sicilia…e, poi, sarà la volta di tanti altri
giovani che lasceranno la loro città per cercare, in un altrove nebuloso e
lontano, il lavoro. Il sud manterrà le sue bellezze paesaggistiche, che gli
sono state donate da Dio, ma perderà la bellezza e l’intelligenza dei suoi
giovani. Non potrà vantarsi, il sud, di avere saputo costruire il loro
avvenire, di averli saputi custodire, di avere amato i suoi figli come tante
madri che darebbero per loro la vita.
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