LA VITA DEI NOSTRI BAMBINI
CittadinanzAttiva Sicilia – Vaccinazioni: Confusione e incertezza produrranno vittime innocenti
di Redazione
Il
presidente di CittadinanzAttiva Sicilia, Pippo Pracanica, ha scoperto il
fattore scatenante di tutti i problemi nati con le vaccinazioni, che stanno
mettendo quotidianamente e seriamente a rischio la vita dei nostri bambini: “Nascono pochi bambini e noi, colpevolmente,
li lasciamo senza coperture vaccinali, per paura di decidere suggeriamo,
ribadiamo, ma non imponiamo e si continua a mettere a rischio la salute delle
mamme e dei bambini”. Pracanica concede sarcasticamente l’Onore al merito!
L’aver messo in dubbio la necessità delle vaccinazioni lo si deve a Maria
Rosaria Bindi, in arte Rosy, e a Luigi Berlinguer che, con la complicità di D’Alema,
fecero emanare all’ex presidente Scalfaro, quindi, anche lui complice, il
Decreto Presidente della Repubblica del 26 gennaio 1999, n. 355 (in GU 15
ottobre 1999, n. 243) Regolamento recante modificazioni al DPR 1518/67 in
materia di vaccinazioni obbligatorie – Art. 1. – estratto. “La mancata certificazione non comporta il
rifiuto di ammissione dell’alunno alla scuola dell’obbligo o agli esami”,
da allora il caos.
I
sindacati della scuola protestano e i dirigenti scolastici chiedono chiarezza
prima dell’inizio dell’anno scolastico. Il Ministero della Salute si sforza a
ribadire “l’importanza delle vaccinazioni
come strumento di prevenzione da gravi patologie infettive, in ogni fase della
vita”, emanando una circolare che porta la data del 7 agosto per la
promozione della salute femminile in età fertile, in previsione e durante la
gravidanza, con l’obiettivo di proteggere la donna e il nascituro da specifiche
malattie attraverso i giusti vaccini. Pracanica ribadisce: “Il tempo delle incertezze è finito, questo
governo se vuole bene alla salute dei nostri bambini deve intervenire e
legiferare senza se e senza ma, per chiudere una polemica che si trascina da
anni e minaccia serie epidemie, dalle quali poi. Sicuramente. ci si potrà
difendere, ma con un costo di vite e sanitario elevato”.
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