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 martedì 7 agosto 2018

MALTA

L’omelia del nuovo vescovo ausiliario di Malta mons. Joseph Galea-Curmi

di Fra Mario Attard


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Nella serata del sabato 4 agosto, Festa del Santo Curato d’Ars, la Cattedrale di Mdina, piena di gente, ha assistito all’ordinazione episcopale di mons Joseph Galea-Curmi come vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Malta. L’arcivescovo di Malta, mons. Charles J. Sciculna ha concluso la sua bellissima, profonda e semplice omelia con questo forte augurio al vescovo Galea-Curmi: “La mia preghiera per te oggi è che sarai sempre un Bonus Altor: un padre gentile che nutre i suoi figli con amorevole cura”. In questo contesto, è veramente interessante presentare la prima omelia del nuovo vescovo ausiliare mons. Galea-Curmi per apprezzare di più il vissuto del suo carattere episcopale come Bonus Altor per mezzo di questo omelia d’esordio. Abbiamo ringraziato profondamente Dio per la celebrazione di questa Messa. A lui, tutta la gloria e la lode.

L’Omelia

Vorrei anche ringraziarvi, amato arcivescovo di Malta, per questa Ordinazione e per il vostro ministero pastorale che adempite con una saggezza così profonda e un amore senza limiti. Come vostro ausiliare, prego che troverete sempre in me l’aiuto di cui avete bisogno. Vi ringrazio, caro arcivescovo emerito Paolo Cremona o.p. e mons. Mario Grech, vescovi co-ordinandi, e mons. Paul Darmanin o.f.m. cap., per aver sempre visto in voi la bella testimonianza che mi ha molto arricchito. Devo anche menzionare l’arcivescovo Joseph Mercieca, di eterna memoria, che ricordo con molta gratitudine. Vi ringrazio, caro arcivescovo Alessandro D’Errico, Nunzio Apostolico a Malta, per la vostra presenza qui oggi e per il vostro ministero qui a Malta. Possa io trasmettere per mezzo di voi, mio speciale ringraziamento a Papa Francesco, nostro amato Santo Padre.

Ringrazio le autorità civili; apprezzo la vostra presenza qui oggi. Grazie di cuore alla mia bellissima famiglia che mi è tanto cara, insieme a tutti i miei parenti. Ricordo in modo speciale, mia madre e mio padre che mi hanno nutrito con tanto amore e cura. Credo che, soprattutto oggi, siano di grande aiuto e supporto per me dall’alto. Ringrazio tutti i sacerdoti che sono qui oggi e anche quelli che non hanno potuto essere presenti. Ho ricevuto un grande sostegno da parte di molti sacerdoti, ma oggi vorrei menzionarne solo uno che solo poche settimane fa è stato chiamato a casa di nostro Padre – P. Arthur Vella SJ –. Sarò per sempre grato per la sua direzione spirituale per molti anni.

Vi ringrazio tutti, cari amici, ognuno di voi; Un ringraziamento speciale va alle comunità parrocchiali di Birkirkara (San Giuseppe Lavoratore) e quella di Ħal Balzan. Grazie di cuore a coloro che hanno lavorato instancabilmente nell’organizzazione di questa celebrazione. Apprezzo molto il tuo aiuto. Il mio breve messaggio può essere trovato nel motto [episcopale] che ho scelto: Vitam alere caritate, amando la vita con amore. La vita umana è preziosa perché è un dono di Dio dato a noi per la custodia e la protezione. Pertanto, l’amiamo fin dall’inizio del concepimento, quando è già vita umana, fino alla fine della sua vita naturale. Ma dovremmo anche amare la vita in ogni fase, dovremmo amare la vita di tutti, anche di coloro che stanno lottando con la vita nel mezzo del vasto mare o coloro che stanno attraversando la sofferenza da soli, o coloro che sono nella disperazione.

Ameremo la vita sostenendola con amore nell’ordinarietà della vita: con le nostre parole, con l’attenzione che ci diamo l’un l’altra, nel nostro servizio proclamato nel Vangelo di oggi. È il cuore, pieno di amore, che apre a tutti, che ci aiuta a dare buoni consigli e ad avere un atteggiamento di incoraggiamento, di compassione, di perdono e allo stesso tempo di lavorare contro tutto ciò che comporta divisione, odio e sofferenza. Il mio desiderio è che questo spirito d’amore mi guidi sempre nella mia missione di vescovo e mi aiuti a essere un servo gioioso intriso di serenità fino alla fine.

La mia preghiera è questa: O Signore, unito a te, possa sempre fare ogni cosa per la tua gloria, con il tuo spirito e per il bene degli altri proprio come ci hai insegnato. E come papa Francesco ama dirci, non dimenticare di pregare per me. Leggendo attentamente sulle mie ginocchia questa omelia come uomo, cristiano, francescano e sacerdote posso soltanto dire che questa omelia d’esordio nel ministero episcopale di mons. Joe Galea-Curmi, come vescovo ausiliare di Malta, è sicuramente un testamento spirituale per tutti noi, indipendentemente dalla nostra particolare chiamata nella chiesa e nella società civile. Gloria e lode a Dio!


 


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