MALTA
L’omelia del nuovo vescovo ausiliario di Malta mons. Joseph Galea-Curmi
di Fra Mario Attard
Nella serata del sabato 4 agosto, Festa
del Santo Curato d’Ars, la Cattedrale di Mdina, piena di gente, ha assistito
all’ordinazione episcopale di mons Joseph Galea-Curmi come vescovo ausiliare
dell’arcidiocesi di Malta. L’arcivescovo di Malta, mons. Charles J. Sciculna ha
concluso la sua bellissima, profonda e semplice omelia con questo forte augurio
al vescovo Galea-Curmi: “La mia preghiera
per te oggi è che sarai sempre un Bonus Altor: un padre gentile che nutre i
suoi figli con amorevole cura”. In questo contesto, è veramente
interessante presentare la prima omelia del nuovo vescovo ausiliare mons.
Galea-Curmi per apprezzare di più il vissuto del suo carattere episcopale come
Bonus Altor per mezzo di questo omelia d’esordio. Abbiamo ringraziato profondamente
Dio per la celebrazione di questa Messa. A lui, tutta la gloria e la lode.
L’Omelia Vorrei anche ringraziarvi, amato arcivescovo
di Malta, per questa Ordinazione e per il vostro ministero pastorale che
adempite con una saggezza così profonda e un amore senza limiti. Come vostro
ausiliare, prego che troverete sempre in me l’aiuto di cui avete bisogno. Vi
ringrazio, caro arcivescovo emerito Paolo Cremona o.p. e mons. Mario Grech,
vescovi co-ordinandi, e mons. Paul Darmanin o.f.m. cap., per aver sempre visto
in voi la bella testimonianza che mi ha molto arricchito. Devo anche menzionare
l’arcivescovo Joseph Mercieca, di eterna memoria, che ricordo con molta
gratitudine. Vi ringrazio, caro arcivescovo Alessandro D’Errico, Nunzio
Apostolico a Malta, per la vostra presenza qui oggi e per il vostro ministero
qui a Malta. Possa io trasmettere per mezzo di voi, mio speciale ringraziamento
a Papa Francesco, nostro amato Santo Padre.
Ringrazio le autorità civili; apprezzo la
vostra presenza qui oggi. Grazie di cuore alla mia bellissima famiglia che mi è
tanto cara, insieme a tutti i miei parenti. Ricordo in modo speciale, mia madre
e mio padre che mi hanno nutrito con tanto amore e cura. Credo che, soprattutto
oggi, siano di grande aiuto e supporto per me dall’alto. Ringrazio tutti i
sacerdoti che sono qui oggi e anche quelli che non hanno potuto essere
presenti. Ho ricevuto un grande sostegno da parte di molti sacerdoti, ma oggi
vorrei menzionarne solo uno che solo poche settimane fa è stato chiamato a casa
di nostro Padre – P. Arthur Vella SJ –. Sarò per sempre grato per la sua
direzione spirituale per molti anni.
Vi ringrazio tutti, cari amici, ognuno di
voi; Un ringraziamento speciale va alle comunità parrocchiali di Birkirkara
(San Giuseppe Lavoratore) e quella di Ħal Balzan. Grazie di cuore a coloro che
hanno lavorato instancabilmente nell’organizzazione di questa celebrazione.
Apprezzo molto il tuo aiuto. Il mio breve messaggio può essere trovato nel
motto [episcopale] che ho scelto: Vitam alere caritate, amando la vita con
amore. La vita umana è preziosa perché è un dono di Dio dato a noi per la
custodia e la protezione. Pertanto, l’amiamo fin dall’inizio del concepimento,
quando è già vita umana, fino alla fine della sua vita naturale. Ma dovremmo
anche amare la vita in ogni fase, dovremmo amare la vita di tutti, anche di
coloro che stanno lottando con la vita nel mezzo del vasto mare o coloro che
stanno attraversando la sofferenza da soli, o coloro che sono nella
disperazione.
Ameremo la vita sostenendola con amore
nell’ordinarietà della vita: con le nostre parole, con l’attenzione che ci
diamo l’un l’altra, nel nostro servizio proclamato nel Vangelo di oggi. È il
cuore, pieno di amore, che apre a tutti, che ci aiuta a dare buoni consigli e
ad avere un atteggiamento di incoraggiamento, di compassione, di perdono e allo
stesso tempo di lavorare contro tutto ciò che comporta divisione, odio e
sofferenza. Il mio desiderio è che questo spirito d’amore mi guidi sempre nella
mia missione di vescovo e mi aiuti a essere un servo gioioso intriso di
serenità fino alla fine.
La mia preghiera è questa: O Signore,
unito a te, possa sempre fare ogni cosa per la tua gloria, con il tuo spirito e
per il bene degli altri proprio come ci hai insegnato. E come papa Francesco
ama dirci, non dimenticare di pregare per me. Leggendo attentamente sulle mie
ginocchia questa omelia come uomo, cristiano, francescano e sacerdote posso
soltanto dire che questa omelia d’esordio nel ministero episcopale di mons. Joe
Galea-Curmi, come vescovo ausiliare di Malta, è sicuramente un testamento
spirituale per tutti noi, indipendentemente dalla nostra particolare chiamata
nella chiesa e nella società civile. Gloria e lode a Dio!
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