MALTA
Il lancio di Catholic Voices Malta
di Fra Mario Attard
Dopo
la formazione di oltre 25 laici cattolici, Voices Malta (Voci Malta), si unisce
al Catholic Voices international team una rete di 21 paesi sparsi in tutto il
mondo. Il gruppo ha concluso un programma di formazione sostenuto da Catholic
Voices UK che comprende, tra gli altri, avvocati, produttori di casa, membri
della professione medica, educatori, imprenditori, un assistente sociale, un
architetto e uno psicologo. Il gruppo ha incontrato l’arcivescovo di Malta,
mons. Charles J. Scicluna, che ha parlato della necessità di impegnarsi in un
dialogo con la società maltese, cercando di conquistare cuori piuttosto che le
menti delle persone.
Il
Catholic Voices abbraccia la sfida che Papa Francesco rivolge a tutti i laici: “Data la cultura usa e getta di oggi e i tanti problemi che si
stanno svolgendo nel mondo, io, come cattolico, guardo dal balcone? Immischiati lì!”. Recenti indagini hanno mostrato
che il 94% della popolazione maltese si identifica ancora come cattolico. Catholic
Voices Malta cerca di rappresentare le loro voci, aspirazioni e valori, per il
bene superiore di tutta la società maltese. I relatori di Catholic Voices sono
disponibili a partecipare a notizie e dibattiti su programmi televisivi e
radiofonici, dibattiti e altre forme di impegno con la società. Inoltre,
Catholic Voices avvierà una serie di corsi di formazione nelle parrocchie per
informare meglio i cattolici sul messaggio positivo e sulla rilevanza dell’insegnamento
della Chiesa nella società di oggi.
Catholic
Voices è un progetto iniziato nel Regno Unito nel 2010 per migliorare la
rappresentanza della Chiesa nei media, soprattutto nei programmi di
informazione e nei dibattiti, in preparazione della visita nel Regno Unito di
Papa Benedetto XVI. Da allora, il progetto è cresciuto in molti modi nel Regno
Unito e si è diffuso rapidamente in tutto il mondo. In effetti, finora oltre 20
gruppi di Catholic voices sono partiti in diversi paesi in Europa, nelle
Americhe e in Australia. Val la pena ricordare di nuovo quel profetico discorso
di Papa Francesco che fece il giovedì 30 aprile 2015, quando incontrò in Aula
Paolo VI in Vaticano con le comunità di vita Cristiana (CVX) e la Lega
Missionaria Studenti d’Italia.
Alla
domanda di Gianni su quale uno può avere dalla spiritualità ignaziana per
aiutarli a mantenere vivo il rapporto tra la fede in Gesù Cristo e la
responsabilità ad agire sempre per la costruzione di una società più giusta e
solidale, il Pontefice rispose così: “Io
cattolico guardo dal balcone? Non si può guardare dal balcone! Immischiati lì! Dai il meglio di te. Se il
Signore ti chiama a quella vocazione, va’
lì, fai politica. Ti farà soffrire, forse ti farà peccare, ma il Signore è con
te. Chiedi perdono e vai avanti. Ma
non lasciamo che questa cultura dello scarto ci scarti tutti! Scarta anche il
creato, perché il creato ogni giorno
viene distrutto di più”. Non
dimenticare quella parola del beato Paolo VI: “La politica è una delle forme
più alte della carità”.
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