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 domenica 22 luglio 2018

MESSINA

Rotary Club Stretto di Messina, collocate due targhe commemorative

di Redazione


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Prima uscita ufficiale per il neo presidente del Rotary Club Stretto di Messina, Peppe Termini, che, nella riunione d’apertura dell’anno sociale 2018/2019, ha presentato le due targhe commemorative di Antonello da Messina e della firma della resa di Messina del luglio 1860 collocate, rispettivamente, in Via XXIV Maggio, all’altezza del PalaCultura, e in Via I Settembre, all’incrocio con Via Cardines. Una serata importante per il club-service, che ha concluso così il progetto avviato dal past president, Pippo Prinzi, e ha ospitato due relatori d’eccezione, il sindaco di Messina, Cateno De Luca, e l’architetto Nino Principato. “Quello del Rotary è un ruolo positivo, perché ha veramente a cuore il bene della Città. Si costruiscono percorsi e progetti che esaltano la collettività e il bene comune – ha dichiarato il primo cittadino evidenziando l’impegno del club-service a favore della Città di Messina, alla quale – stiamo cercando di dare una sterzata immediata”.

Pulizia, palazzo municipale e partecipate sono i punti principali del programma del sindaco De Luca che ha aggiunto:Stiamo facendo quanto detto in campagna elettorale. Ci stiamo occupando di smontare e rimontare la macchina amministrativa e di portare alla normalità il palazzo”. Dall’Atm alla MessinaServizi, la nuova amministrazione vuole combattere gli sprechi e puntare, anche tramite il gestore privato, alla riqualificazione dei servizi, con un obiettivo chiaro: “Vogliamo arrivare al più presto a una macchina amministrativa che risponda ai principi di efficienza, efficacia ed economicità”, ha concluso il sindaco De Luca, annunciando che martedì 24 presenterà un consuntivo sul primo mese di attività con un intervento pubblico a Piazza Duomo o Municipio.

È stato un tuffo nella storia di Messina, invece, l’intervento dell’arch. Principato che, illustrando l’oggetto delle due targhe commemorative, ha guidato soci e ospiti tra i luoghi di Antonello da Messina. Il noto pittore ha sempre esaltato le bellezze della Città dello Stretto, non ha mai nascosto il legame con la sua terra e, anzi, “è stato – come l’ha definito Principato – il primo promotore turistico nella storia di Messina. È stato l’ambasciatore della nostra Città”. Un amore per Messina che Antonello dimostra nelle sue opere, sempre ricche di riferimenti: dalla “Pietà con tre angeli”, nella quale riproduce la chiesa di San Francesco all’Immacolata, alle tre opere, “Crocifissione di Sibiu”, “Crocifisso tra la Vergine dolente e san Giovanni” e la “Crocifissione di Anversa”, ambientate a San Michele, Boccetta e Camaro, fino al “San Girolamo dello studio” all’interno della Badiazza, le citazioni sono una costante esaltazione delle proprie origini. «Il suo era un continuo omaggio a Messina. “Noi abbiamo Antonello e non lo sfruttiamo, è gravissimo – ha concluso Principato –. Sarebbe una grande attrazione per i turisti”.

La seconda targa, infine, ricorda la resa che, dopo la decisiva battaglia di Milazzo che permise alle truppe di Garibaldi di raggiungere Messina, il generale Giacomo Medici e il maresciallo Tommaso De Clery firmarono il 28 luglio 1860 a Palazzo Fiorentino, in Via I Settembre. Un atto che sancì la ritirata dei borbonici, imprimendo una svolta importante al Risorgimento italiano e rappresenta un’ulteriore testimonianza di come la città dello Stretto abbia sempre recitato un ruolo di primo piano nella storia nazionale.


 


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