MESSINA
Rotary Club Stretto di Messina, collocate due targhe commemorative
di Redazione
Prima
uscita ufficiale per il neo presidente del Rotary Club Stretto di Messina,
Peppe Termini, che, nella riunione d’apertura dell’anno sociale 2018/2019, ha
presentato le due targhe commemorative di Antonello da Messina e della firma
della resa di Messina del luglio 1860 collocate, rispettivamente, in Via XXIV
Maggio, all’altezza del PalaCultura, e in Via I Settembre, all’incrocio con Via
Cardines. Una serata importante per il club-service, che ha concluso così il
progetto avviato dal past president, Pippo Prinzi, e ha ospitato due relatori d’eccezione,
il sindaco di Messina, Cateno De Luca, e l’architetto Nino Principato. “Quello del Rotary è un ruolo positivo,
perché ha veramente a cuore il bene
della Città. Si costruiscono percorsi e progetti che esaltano la collettività e
il bene comune – ha dichiarato il primo cittadino evidenziando l’impegno
del club-service a favore della Città di Messina, alla quale – stiamo cercando di dare una sterzata
immediata”.
Pulizia,
palazzo municipale e partecipate sono i punti principali del programma del
sindaco De Luca che ha aggiunto: “Stiamo
facendo quanto detto in campagna elettorale. Ci stiamo occupando di smontare e rimontare la macchina
amministrativa e di portare alla normalità il palazzo”. Dall’Atm alla
MessinaServizi, la nuova amministrazione vuole combattere gli sprechi e
puntare, anche tramite il gestore privato, alla riqualificazione dei servizi,
con un obiettivo chiaro: “Vogliamo
arrivare al più presto a una macchina
amministrativa che risponda ai principi di efficienza, efficacia ed economicità”, ha concluso il sindaco De
Luca, annunciando che martedì 24 presenterà un consuntivo sul primo mese di
attività con un intervento pubblico a Piazza Duomo o Municipio.
È
stato un tuffo nella storia di Messina, invece, l’intervento dell’arch.
Principato che, illustrando l’oggetto delle due targhe commemorative, ha
guidato soci e ospiti tra i luoghi di Antonello da Messina. Il noto pittore ha
sempre esaltato le bellezze della Città dello Stretto, non ha mai nascosto il
legame con la sua terra e, anzi, “è stato
– come l’ha definito Principato – il
primo promotore turistico nella storia di Messina. È stato l’ambasciatore della
nostra Città”. Un amore per Messina che Antonello dimostra nelle sue opere,
sempre ricche di riferimenti: dalla “Pietà con tre angeli”, nella quale
riproduce la chiesa di San Francesco all’Immacolata, alle tre opere, “Crocifissione
di Sibiu”, “Crocifisso tra la Vergine dolente e san Giovanni” e la “Crocifissione
di Anversa”, ambientate a San Michele, Boccetta e Camaro, fino al “San Girolamo
dello studio” all’interno della Badiazza, le citazioni sono una costante
esaltazione delle proprie origini. «Il suo era un continuo omaggio a Messina. “Noi abbiamo Antonello e non lo sfruttiamo, è
gravissimo – ha concluso Principato –.
Sarebbe una grande attrazione per i turisti”.
La
seconda targa, infine, ricorda la resa che, dopo la decisiva battaglia di
Milazzo che permise alle truppe di Garibaldi di raggiungere Messina, il
generale Giacomo Medici e il maresciallo Tommaso De Clery firmarono il 28
luglio 1860 a Palazzo Fiorentino, in Via I Settembre. Un atto che sancì la
ritirata dei borbonici, imprimendo una svolta importante al Risorgimento
italiano e rappresenta un’ulteriore testimonianza di come la città dello
Stretto abbia sempre recitato un ruolo di primo piano nella storia nazionale.
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