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 martedì 10 luglio 2018

MALTA

Un coro di fama mondiale si esibisce a Malta per beneficenza

di Fra Mario Attard


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Il coro Claire College Choir dell’Università di Cambridge si esibirà a Malta il 12 luglio, in onore del 600° Anniversario della presenza carmelitana a Malta e per raccogliere fondi per il restauro dell’Oratorio di Nostra Signora del Monte Carmelo del XVI secolo a La Valletta. Il famoso coro, che in precedenza ha tenuto un tour di Malta riscuotendo grande success nel 2014, eseguirà numerosi brani musicali che riflettono la musica sacra nel corso dei secoli. Ad accompagnare il coro come interprete ospite, è il gallese soprano Elin Manahan Thomas che ha iniziato la sua carriera nel coro. Canterà diversi pezzi, inclusa la Fonte eterna della vita divina di Handel, da lei cantata durante la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Londra. Nell’occasione, il coro della cattedrale di San Giovanni, come ospite, farà anche una esibizione corale. Secondo il sito Musicweb International, il Claire College Choir è tra i migliori cori universitari britannici.

Uno dei momenti più salienti di questo concerto di beneficenza sarà l’esibizione del vincitore di un concorso internazionale per una nuova antifona Flos Carmeli. Questo concorso è stato commissionato dall’Arciconfraternita di Nostra Signora del Monte Carmelo in onore di La Valletta come Città Europea della Cultura e dell’Anniversario Carmelitano e ha avuto iscrizioni dal Regno Unito e da Malta. I biglietti possono essere prenotati tramite il sito web di Malta International Arts Festival o tramite il sito Web www.showshappening.com. Questa bellissima occasione mi fa pensare alla profonda riflessione che fece Papa Emerito Benedetto XVI nel suo discorso di ringraziamento nella cerimonia a Castel Gandolfo per la consegna di due dottorati honoris causa a lui conferiti da due atenei polacchi, cioè da parte della Pontificia Università “Giovanni Paolo II” di Cracovia e dell’Accademia di Musica di Cracovia, in Polonia, avvenuta esattamente al 4 luglio 2015.

Che cos’è in realtà la musica? Da dove viene e a cosa tende? Penso si possano localizzare tre “luoghi” da cui scaturisce la musica. Una sua prima scaturigine è l’esperienza dell’amore. Quando gli uomini furono afferrati dall’amore, si schiuse loro un’altra dimensione dell’essere, una nuova grandezza e ampiezza della realtà. Ed essa spinse anche a esprimersi in modo nuovo. La poesia, il canto e la musica in genere sono nati da questo essere colpiti, da questo schiudersi di una nuova dimensione della vita. Una seconda origine della musica è l’esperienza della tristezza, l’essere toccati dalla morte, dal dolore e dagli abissi dell’esistenza. Anche in questo caso, si schiudono, in direzione opposta, nuove dimensioni della realtà che non possono più trovare risposta nei soli discorsi. Infine, il terzo luogo d’origine della musica è l’incontro con il divino, che sin dall’inizio è parte di ciò che definisce l’umano. A maggior ragione, è qui che è presente il totalmente altro e il totalmente grande che suscita nell’uomo nuovi modi di esprimersi. Forse è possibile affermare che in realtà anche negli altri due ambiti – l’amore e la morte – il mistero divino ci tocca e, in questo senso, è l’essere toccati da Dio che complessivamente costituisce l’origine della musica.

Trovo commovente osservare come ad esempio nei Salmi agli uomini non basti più neanche il canto, e si fa appello a tutti gli strumenti: viene risvegliata la musica nascosta della creazione, il suo linguaggio misterioso. Con il Salterio, nel quale operano anche i due motivi dell’amore e della morte, ci troviamo direttamente all’origine della musica sacra della Chiesa di Dio. Si può dire che la qualità della musica dipende dalla purezza e dalla grandezza dell’incontro con il divino, con l’esperienza dell’amore e del dolore. Quanto più pura e vera è quest’esperienza, tanto più pura e grande sarà anche la musica che da essa nasce e si sviluppa.


 


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