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CittadinanzAttiva in una città sonnolenta e pigra
di Redazione
Come
agire, in questa nostra Città, per rafforzare sempre più il sentimento di
partecipazione che dovrebbe essere alla base di qualunque società civile degna
di questo nome? Il termine cittadinanza esprime al contempo un vincolo e anche
un diritto di appartenenza. La cittadinanza attiva è la capacità dei cittadini
di organizzarsi in modo coerente, di mobilitare risorse umane, tecniche e
finanziarie, e di agire con modalità e strategie differenziate per tutelare i
propri diritti esercitando poteri volti alla cura e allo sviluppo del bene
comune. In tale prospettiva, la condivisione non si limita alla sfera degli
interessi, ma si amplia fino ad abbracciare un insieme complesso di valori.
Favorire la consapevolezza di valori condivisi, lavorare perché l’azione comune
non prescinda da essi, prima ancora di essere un esercizio politico, si
configura come un fatto eminentemente educativo di crescita civile e di
educazione permanente. Il significato di cittadinanza acquista, pertanto, un
valore aggiunto che consiste nella capacità per il cittadino di costituirsi in
cittadinanza attiva e solidale, intendendo per attiva un voler prendere parte
concretamente all’azione civica nelle sue molteplici forme, per solidale invece
avere un occhio attento e pronto verso chi, per vari motivi si trovi al di
fuori dalla vita pubblica, ad essa non integrato e di fatto da essa emarginato.
Attraverso
la prospettiva della cittadinanza attiva, si lavora a promuovere processi di cambiamento
nella società, riflettendo criticamente su tematiche quali la qualità
complessiva della vita in un contesto territoriale determinato, i servizi
sociali, i servizi in genere erogati da strutture ed Enti pubblici, le
questioni ambientali, igienico-sanitarie, la burocrazia, in breve tutte le
fattispecie il cui malfunzionamento sottrae il godimento, il controllo, e
quindi, sostanzialmente, il pieno esercizio della democrazia. È necessario,
pertanto, avere cittadini capaci di stabilire virtuosi rapporti e attivare
dinamiche sinergiche con il territorio, con la città e i suoi abitanti, con i
problemi che attraversano la vita della comunità. ‘Fare i cittadini è il
miglior modo di esserlo’ dice il motto di CittadinanzAttiva. Dire che a
Messina, che per sentenza del Tribunale è città “sonnolenta e pigra”, siamo
riusciti a trovare tanti cittadini che volevano esercitare i loro diritti
sarebbe una grande bugia, per cui molto spesso siamo stati lasciati soli nelle
nostre battaglie per i diritti negati. I messinesi che pretendono che siano
sempre gli altri a risolvere i problemi della collettività, su un problema
particolare hanno invece offerto il più largo consenso. Mi
riferisco a quando abbiamo deciso di batterci per liberare la zona sud della
città dalla cortina di ferro che impedisce l’affaccio a mare e per il
risanamento di Maregrosso. Tutte le comunità parrocchiali della zona ci hanno
accolto, abbiamo affisso in chiesa le gigantografie che dimostravano il degrado
della zona ed i sacerdoti ci hanno fatto parlare durante la messa. C’eravamo
fermati di fronte all’impegno di Pippo Isgrò. Prendendo atto che l’amministrazione
Accorinti, non faceva assolutamente nulla, per la zona Sud e Maregrosso, come
hanno dimostrato Gazzetta del Sud e i giornali on line, avevamo deciso di
tenere la prossima mostra delle gigantografie del degrado, non da sole ma
assieme a quelle che testimoniano le bellezze dello Stretto che ci ha fornito
Pippo Lombardo, presso una sala del Palazzo Reale di Milano, che quella
amministrazione ci ha già messo a disposizione, e per la quale avremmo chiesto
anche il patrocinio dell’Arcidiocesi ambrosiana e del Corriere della Sera. Oggi
che l’Amministrazione è cambiata, riteniamo giusto e opportuno incontrarla,
prima di assumere ulteriori iniziative. Pippo Pracanica - CittadinanzAttiva
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